Brancaleone alle crociate |
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Un film di Mario Monicelli.
Con Vittorio Gassman, Paolo Villaggio, Adolfo Celi, Stefania Sandrelli, Beba Loncar.
continua»
Commedia,
durata 117 min.
- Italia 1970.
MYMONETRO
Brancaleone alle crociate
valutazione media:
2,90
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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non inferiore al primo"brancaleone"di elgatolocoFeedback: |
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lunedì 29 giugno 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
IN"Brancarleone alle crociate"(Mario Monicelli, coatuore con Age e Scarpelli di soggetto e sceneggiatura, 1970),, appena due anni dopo"L'armata Brancaleone", Vittorio Gassman sfodera un repertorio notevolissimo, dove il presunto cavaliere"Brancaleone da Norcia"(che verso la fine del film verrà ridimensionato, ma rin-nominato baronetto dal re normanno siculo Boemondo(Adolfo Celi, qui impegnato in una tenzone di versi anche con "Branca")si rivelerà più coraggioso di quanto si potesse supporre e anche decisamente superiore al rango che la"sorte"gli aveva assegnato, a quanto pare... Come sempre domina un idioma umbro antico(certo, Francesco d'Assisi , Uguccione da Todi e ancora Jacopone da Todi forse avrebbero qualche appunto da rivolgergli, ma si tratta di quisguilie, anche tenendo conto del registro comico)), che poi in altri personaggi(Toffolo in similveneto, bravisismo e indimenticabile), Villaggio che in pseudo.Deutsch sembra riscoprire il mai dimenticato prof.Franz Kranz, "tedesco di Germania")si diffrange e riposiziona diversmanete, con un Gigi Proietti(qui ancora menzionato molto seriamnete come"Luigi", ma ormai credo che lo stesso interprete si offenderebbe venendo chiamato con il nome nella forma integrale, e non con la forma ridotta)che addirittura si esprime con tre personaggi, dal "dannato"alla nera falciatrice, id est la Morte... Ma a dominare è comunque ser Vittorio, con quell'alternanza di registro comico e tragico che qui emerge splendidamente nei due monologhi con la Morte e in quello con sé medesimo, almeno, vere piccole pièces che Gassman avrebbe potuto tranquilamente proporre a teatro o in una serata di teatro in TV(non perdete, se replicato, il"quasi addio"del 1999, realizzato per non so quale canale appunto telvisivo, vi troverete altre piccole.grandi sorprese). Piccoli gioielli. piccoli -grandi regali. Ancora, tra gli altri, una bella quanto brava, semrpre scalza nel film. Stefania Sandrelli quale strega ma buona, dove si noti anche(volendo)l'opposzione classica di Beba Loncar, finta lebbrosa, bionda salvatrice-versus l'altra salvatrice gelosisissima dell'altra, di capelli scuri. E poi la straordinaria condanna degli"eretici", dove Monicelli e i suoi colleghi, più certamente anche Gassman mettono in crisi il Medioevo"tramandato", mostrando l'orrore dell'"ortodossia"imposta con la forza e l'arbitrio, versus una situazione in cui comunque dominava la lotta tra papi e antipapi, l'"anarchia feudale"etc. El Gato
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