L'amica |
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Un film di Alberto Lattuada.
Con Gabriele Ferzetti, Frank Wolff, Elsa Martinelli, Lisa Gastoni, Jean Sorel.
continua»
Commedia,
durata 105 min.
- Italia 1969.
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Quante sciocchezze Lisa... E per cosa poi?diFeedback: 9165 | altri commenti e recensioni di |
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venerdì 1 aprile 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Non è un film riuscito in pieno, un vero peccato. Gli attori ci sono tutti, Lisa Gastoni splendida moglie trascurata dal marito Paolo. Jean Sorel, playboy con Lamborghini Miura, costruttore con un progetto innovativo per salvare Venezia. Gabriele Ferzetti industriale cinico ed arrivista. Frank Wolff affermato chirurgo plastico. Ma soprattutto lei, Elsa Martinelli in gran forma, con marito e amante, soldi da buttare e piscina privata. E poi la Milano spumeggiante di fine anni '60, più di così... Eppure la storia non convince. Ci sono delle forzature nella sceneggiatura che rovinano e vanificano la bravura degli attori. Lisa si sente trascurata e scopre che il marito Paolo la tradisce. Allora decide di "darsi da fare" e mostrare al mondo di cosa è capace. Ma lei non è all'altezza perchè in fin dei conti si deve muovere in un ambiente che non è il suo e alla fine si vendica ma le conseguenze, poi, quali saranno? Il personaggio di Lisa doveva essere sviluppato in altro modo e non rende assolutamente giustizia a Lisa Gastoni, capace di interpretazioni molto più importanti e incisive. Il film è pervaso da una frivolezza assoluta che invade tutti i personaggi e visto oggi è quasi disturbante. Il contesto all'epoca era certo differente e il film va quindi visto in questa ottica, anche se costa fatica. La scena più devastante è quando Lisa vuole rifarsi il naso per indossare meglio gli occhiali appena acquistati... Per fortuna che il suo amico medico la dissuade, e l'espressione dell'assistente in quel momento la dice lunga. In pratica Lisa vorrebbe diventare come Carla ma non può farcela perchè Carla è scaltra, furba, intelligente e può muovere le pedine della scacchiera con maestria assoluta. Carla è una donna vincente e difficile da imitare, figuriamoci da battere. Comunque il film propone scene ben girate e degne di nota. Ad esempio la festa con musica jazz, molto coinvolgente con personaggi pieni di glamour che si muovono in un contesto molto formale. Poi c'è il momento della prova in pista a Monza di Franco Raimondi alla guida della sua Lamborghini Miura, si vede il circuito usato in pieno utilizzando le due curve sopraelevate in seguito dismesse. Un curioso momento dove Paolo, il marito di Lisa, legge un libro a letto utilizzando speciali occhiali per la lettura disassata. Le vetture sono scelte con gusto. La Mini di Carla, l'Alfa Romeo di Lisa, la Mercedes del marito di Carla e poi Paolo che mostra con orgoglio a Lisa la sua ultima vettura, appena acquistata, una Mercedes 280 SL "Pagoda", un vero "status symbol" all'epoca. Si nota poi, all'inizio, un cameo di Giancarlo Baghetti, pilota di Formula Uno negli anni '60, nei panni di un passante che, oltre a guardare le vetrine, si gira per osservare Lisa. Un film comunque da vedere, i suoi punti di forza sono gli attori e il contesto glamour nel quale si svolge. Importante anche perchè mostra in pieno la Milano ricca e alla moda di fine anni '60. - di "Joss" -
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