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"THe Gypsy Moths"(1968, JOhn Frankenheimr), oltre a un cast straordinario(Burt Lancaster, Gene Hackman, Deborah Kerr, Scott Wilson)e alla regia attenta e sempre intelligente di John Frankeimer, è da segnalare per le musiche di Elmer Bernstein, gli effetti speciali di Joseph Mc Millan Johnson, le sequenze acrobatiche di Carl Boenisch, che era arrivato a riprendere le sequenze acrobatiche dopo essersi lanciato con il paracadute, stando a mezz'aria. E, per l'epoca, quando ogni effetto visivo digitale era"di là a venire", le sequenze spettacolari sono decisamente eccelse, appunto. Ma c'è anche il co^té drammatico. il peronsaggio impersonato da Lancaster intrattiene una liaison con Deobrah Kerry, donna sposata del luogo dove i"temerari"si esibiscono e lei rifiuta di sposarlo, con conseguenze tragiche che si vedranno rispetto a un'esibizione... Mélo, dunque, anche, ma Frankenheimer riesce a tener bene asieme tutti gli elementi, amalgamandoli con intelligenza, appunto, senza cedere allla commozione facile o al mélo di scarsa qualità: C'è poi da osservare che il film, realizzato a fine dei Sixties si colloca(volutamente?Difficile dirlo)al di fuori dello spirito del tempo , che era deicisamente hippie e "anti", dove dominavano comunque film come"Easy Rider"(Dennis Hopper), "Zabriskie Point"(michelangelo Antonioni), "The Strawberry Stateman"(Stuart Hagmann) o anche film più direttamente"politici". Questo è un film, appunto, in controtendenza rispetto a quella linea estetico-poetica, che comunque si muove deicsamente in direzione diversa, il che non vuol dire(si badi!9contraria. Il film è tratto da un romanzo, che però non è dato consocere... El Gato
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