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Come si vede l'abisso tra le generazioni, tra chi era ragazzo ai tempi in cui uscì e chi non era neanche nato,..., non lo potrà mai capire;
era il 67 ma non ricordo il periodo dell'anno, una domenica all'angolo di porta po a ferrara vidi il manifesto rossastro che mi fece un'emozione,
e nel pomeriggio andai col nonno a vederlo al capitol di piazza sacrati,
questo western è un'alta prova di colizzi, è un western dalla struttura drammatica all'americana, molto molto ben costruita,
con situazioni tipiche da western americano, in cui il regista costruisce il film come un giallo, un'opera ben studiata che non ha nulla di banale,
era talmente violento che Australia e Gran Bretagna lo rifiutarono, assieme a Django,
il 1° tempo è stupendo, l'arrivo del treno con tutti i passeggeri morti (anche in 'un treno per durango' uccidono tutti i passeggeri del treno),
la partita a carte nel saloon è eccezionale, 'carta' ... la mano di bragna che prepara la colt nello stivale, il suono sordo del tasto sul pianoforte, che subito crea la suspence, il giocatore che punta la pipa per vedere, hill che la respinge, 'garantisco io' ...hill che non ci sta e bragna 'maybe i didn't myself clear'...
fu un film bellissimo, serio, non una pagliacciata alla trinità,
wolf un cattivo demoniaco, il 2° tempo è vero è cupo, plumbeo, violentissimo,
ma sostanzialmente il film è un eccellente western che per compattezza solidità di narrazione è equiparabile ai western di Mann;
fu valorizzato dalle riedizioni dopo che uscì trinità,
ma i critici disprezzavano il western italiano cosicché questo ch'era un ottimo film non fu valorizzato come meritava.
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