2001: Odissea nello spazio |
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Un film di Stanley Kubrick.
Con Keir Dullea, Gary Lockwood, William Sylvester, Daniel Richter.
continua»
Titolo originale 2001: A Space Odyssey.
Fantascienza,
Ratings: Kids+16,
durata 140 min.
- USA, Gran Bretagna 1968.
- Warner Bros Italia
uscita lunedì 13 febbraio 2023.
MYMONETRO
2001: Odissea nello spazio
valutazione media:
4,84
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Fare l'amore con l'universodi paolopaceFeedback: 1800 | altri commenti e recensioni di paolopace |
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sabato 24 settembre 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Che fondamentalmente tutto è sesso lo mostra questo film che ne è apparentemente privo, ma in cui abbondano simboli e metafore sessuali (che come molti sanno sono uno segreto subliminale del successo di molti spettacoli, dalla pubblicità alle copertine), come l'astronave Orion a forma di freccia che si posa sulla sfera celeste fino alla sfera Aries che atterra su una base circolare. Il film è ricco di immagini sessuali, uterine, ovulari e falliche. La rinascita di Bowman in forma fetale è preannunciata quando egli si espelle dallo spazio verso l'astronave. Nelle visioni finali ci sono immagini erotiche e genitali. Nel film è molto presente il complesso di Edipo, sia implicitamente nel monolito, l'autorità in generale, il padre, sia nel rapporto dell'uomo con la macchina - forse il vero protagonista del film -, che è sua figlia e che uccide i membri ibernati e l'amico di Bowman, prima di essere disattivata da questo. Su scala cosmica c'è anche la rappresentazione di quel dramma familiare sempre presente in Kubrick e che costituirà il perno di "Shining". Salvo una minoranza di entusiasti il film ci ha messo molto per aumentare sempre più nel successo popolare, cammino che prosegue a tutt'oggi rispetto a film più immediati come "Arancia meccanica" e lo stesso "Shining". "2001" è un film di metamorfosi, di fondazioni e nascite, in quel nero dello spazio astrale che è anche il nero del monolito, verso il quale l'uomo come i suoi progenitori dimostra insieme orrore e fiducia, speranza e sottomissione, paura e aspettativa, identificazione e un brivido di voluttà. Kubrick, estraneo alle mode, è qui perfettamente in sintonia (o così venne interpretato, forse a chi piacerà sarà sempre in sintonia, con qualunque credenza) col suo tempo, facendo arrivare l'uomo sulla Luna qualche mese prima e ricevendo il consenso e l'apprezzamento entusiasta degli esponenti della cultura psichedelica ma anche dalla NASA che si mise a disposizione di Kubrick (che ebbe decine di riunioni con i suoi tecnici) così come altre decine di agenzie, organizzazioni, persone in gran parte americane ma anche inglesi, francesi e persino il governo dell'Unione Sovietica per realizzare il film. Bill Kaysing, che sostiene che l'uomo non sia mai andato sulla Luna, ricorda come l'industria cinematografica sia stata sempre uno strumenti del governo per catturare le menti, si tratti di guerre, di sigarette (vedi Bogart), di automobili o vestiti da donna. Egli vede nel film la vendita, da parte del governo USA, dell'idea dei viaggi spaziali ancor prima delle missioni Apollo, ma anche di fornire la tecnologia e mezzi per spacciare per uomini sulla Luna immagini direttamente dalla Terra. Il significato del monolito (che, in coerenza con la teoria di Kaysing non è altro che uno schermo cinematografico in verticale, lo stesso del film, ad alludere ai "false flag") resta oscuro, questo è il fascino del film, il mantenere l'ignoto proprio nel momento in cui accade qualcosa di cruciale per il progresso dell'umanità. Il mistero non viene svelato, tranne il fatto che esso agisce nella soddisfazione degli istinti, come il viaggio oltre l'infinito di Bowman alla fine, prima della nuova alba (il titolo della prima parte può valere per tutto il film), volontà di potenza che si sfoga prima dell'eterno ritorno. L'immagine finale, infatti, propone lo stesso tema musicale ebbro e felice con cui la scimmia getta, sentendo il dominio (tecnico) del mondo, l'osso in cui ha scoperto l'arma per uccidere.
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