L’approccio con questo film non deve essere come quello con un qualsiasi altro film di fantascienza. Per questo motivo, chi lo guarda aspettandosi una struttura narrativa e un racconto abituali, lineari, e chiari, lo trova terribilmente noioso. “2001” è da guardare non come una storia raccontata, ma come una parabola che occupa millenni interrogandosi sulle ragioni dell’esistenza. Questo film rivoluziona l'utilizzo dell'inquadratura, che qui non è più un semplice strumento per narrare, ma assume un significato a sé stante, riuscendo ad esprimere senso da sé. Le immagini devono “parlare”: è per questo motivo che i tempi di questo film sono dilatati, e le inquadrature durano più del previsto. In quest’opera, infatti, Kubrick crea con lo spettatore una comunicazione che supera il piano verbale, riducendo i dialoghi ad una quantità minima. Musica e immagini diventano più forti di qualsiasi parola, e questa è proprio una capacità che il cinema ha, cioè quella di colpire l’inconscio senza bisogno di parole, e lo stesso regista lo ha affermato. Passiamo al significato. Il monolito a forma di parallelepipedo è un’entità divina ed aliena, un modo per rappresentare in maniera “anonima” Dio, l’inconoscibile. Esso simboleggia anche la ragione e la coscienza, all'arrivo delle quali corrisponde la nascita della violenza. Nella preistoria, così come nel futuro, in una circolarità inesauribile: ogni volta che il monolito appare, sconvolge l’esistenza degli esseri viventi, che siano uomini o primati, che si battono violentemente per raggiungere il sapere, appunto, rappresentato dal monolito. Appena la scimmia diventa uomo, soggetto pensante e cosciente, diventa violenta (la scena in cui il primato colpisce con l’osso i resti degli altri animali). E’ presente, inoltre, il concetto dell’eterno ritorno di Nietzsche: la scena finale ritrae il protagonista prima giovane, poi vecchio, poi moribondo, e poi sotto forma di feto, per rinascere, in una circolarità eterna. C’è, quindi, un ritorno continuo al punto di partenza, al bambino, che conosce il male diventando uomo, e che rinasce dopo essere diventato vecchio. Questa continuità vitale è metafora dell’esistenza, che ruota sempre intorno alla figura del monolito, centro di tutte le nostre domande senza risposta. Nella vita non ci imbattiamo forse in “monoliti”, domande scure, la cui risposta, sulla motivazione della nostra esistenza, vorremmo toccare con mano, come cercano di fare i personaggi di questo film? Un senso all’esistenza della vita non si può dare, perciò il finale è aperto a qualsiasi interpretazione. Il bambino astrale, nel finale, guarda verso la macchina da presa e quindi verso noi, come per invitarci a proseguire il viaggio. Guardando “2001” dovremmo capire che quello che non conosciamo è qualcosa di gigantesco, come l’universo, e che il mistero del cosmo non è separabile da quello della vita terrena. Sono un unico grande mistero. E’ questa l’importante riflessione che Kubrick ci spinge a fare, in un capolavoro inarrivabile, sia dal punto di vista registico, che da quello contenutistico.
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renato corriero
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giovedì 6 marzo 2008
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ottima recensione!!
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Hai veramente spiegato bene ciò che Kubrik voleva dire con questo film! Ciò che mi dispiace, leggendo la tua età, è che tu non l'abbia potuto vedere in Cinerama (sistema nel quale Kubrik ha voluto a tutti i costi girarlo!) in quanto questo sistema non viene più proiettato, almeno a Milano, dal 1974! Ti assicuro che vedere le immagini ambientate nello spazio su un gigantesco schermo concavo a 140 gradi occupante tutta la parete frontale del cinema ed ascoltando il "Danubio blu" con un'ottima stereofonia (all'uscita del film pochi erano stereofonici,era quasi un'esclusiva del Cinerama e del Todd-AO a 70mm) era veramente qualche cosa di straordinario! Lo stesso,anzi forse di più vale per la tempesta cosmica nell'ultima parte del film, quelle onde colorate che da fronte venivano di lato (140 g
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Hai veramente spiegato bene ciò che Kubrik voleva dire con questo film! Ciò che mi dispiace, leggendo la tua età, è che tu non l'abbia potuto vedere in Cinerama (sistema nel quale Kubrik ha voluto a tutti i costi girarlo!) in quanto questo sistema non viene più proiettato, almeno a Milano, dal 1974! Ti assicuro che vedere le immagini ambientate nello spazio su un gigantesco schermo concavo a 140 gradi occupante tutta la parete frontale del cinema ed ascoltando il "Danubio blu" con un'ottima stereofonia (all'uscita del film pochi erano stereofonici,era quasi un'esclusiva del Cinerama e del Todd-AO a 70mm) era veramente qualche cosa di straordinario! Lo stesso,anzi forse di più vale per la tempesta cosmica nell'ultima parte del film, quelle onde colorate che da fronte venivano di lato (140 gradi di campo visivo) erano addirittura ipnotizzanti, una cosa veramente favolosa! Comunque chissà che un giorno questa esperienza non possa essere rivissuta!Penso che Kubrik ne sarebbe contento!
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andrea
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lunedì 10 marzo 2008
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per renato corriero
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Renato, ti ringrazio delle informazioni riguardanti il sistema di proiezione. So che "2001" è uscito al cinema di nuovo nel 2001, ma se, da quanto tu dici, e da quel che so io, il Cinerama è fuori uso, vuol dire che non sarebbe cambiato nulla andandolo a vedere. Ora si sta facendo strada la nuova tecnica del Digitale 3D al cinema e del formato innovativo IMAX. Peccato che i contenuti nei film, al contrario della tecnologia, stiano venendo meno.
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mah
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mercoledì 19 novembre 2008
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sicuro?
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Ci credo, i dialoghi sono perfettamente inutili! E' parte fondamentale, questo, del GRANDE GIOCO intessuto da Kubrick che sta ballando in faccia a tutti da decenni, oltre alle dilatazioni che nascondono magistralmente propiro QUEL gioco e il terrificante TEMA fondante 2001, inaccessibile e inaudito.
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andrea
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lunedì 22 dicembre 2008
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per mah
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Il significato più profondo del film, che poi è quello dell'esistenza, è ovviamente inaccessibile a tutti, compreso Kubrick. Ma il punto di partenza è quello di cui ho parlato, non è che tutto il film sia un grosso mistero.
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luke
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sabato 14 febbraio 2009
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bella recensione!
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Molto interessante!!!! Hai saputo spiegare molto bene quello che il film vuole dire.
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kubrickgeniale
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mercoledì 18 marzo 2009
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la mia interpretazione
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la mia interpretazione é molto differente dalla tua....allora 4 milioni di anni fa le scimmie e alcuni animali vivono destinati alla morte causa aridita' e incapacita' di un qualsiasi ragionamento..LA NATURA DOMINA L'UOMO...successivamente compare un monolito (portato da chi?Dio?extraterrestri?)...una volta toccato le scimmie acquisicono la ragione e con essa creano la porima arma che servira' loro per proteggere il territorio e per mangiare...L'UOMO NON é pIù soggetto alla natura...Dopo 4 milioni di anni l'uomo oramai ha il controllo della materia..domina lo spazio..é capace di raggiungere la luna e di scavare nelle profondita'...a quel punto compare nuovamente il monolita..ed é IL SEGNALE CHE L'UOMO DOMINATORE DELLA MATERIA é PRONTO AD UN NUOVO STATO EVOLUTIVO.
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la mia interpretazione é molto differente dalla tua....allora 4 milioni di anni fa le scimmie e alcuni animali vivono destinati alla morte causa aridita' e incapacita' di un qualsiasi ragionamento..LA NATURA DOMINA L'UOMO...successivamente compare un monolito (portato da chi?Dio?extraterrestri?)...una volta toccato le scimmie acquisicono la ragione e con essa creano la porima arma che servira' loro per proteggere il territorio e per mangiare...L'UOMO NON é pIù soggetto alla natura...Dopo 4 milioni di anni l'uomo oramai ha il controllo della materia..domina lo spazio..é capace di raggiungere la luna e di scavare nelle profondita'...a quel punto compare nuovamente il monolita..ed é IL SEGNALE CHE L'UOMO DOMINATORE DELLA MATERIA é PRONTO AD UN NUOVO STATO EVOLUTIVO...e cosi dirigendosi verso il segnale proveniente da Giove raggiunge attraverso uno viaggio spazio temporale una nuova dimensione..L'UOMO NON é PIU'cOME LO INTENDIAMO ORA...L'UOMO é DIO..CAPACE DI CREARE LA VITA...
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[+] giusto
(di bigcat)
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cansei
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mercoledì 17 febbraio 2010
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un'altra cosa...
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Sono d'accordo con la tua spiegazione. Vorrei aggiungere un altro elemento a mio parere degno di nota. Per raggiungere il monolito è stato necessario disattivare hal, rappresentante della razionalità estrema che conduce ad una disumanizzazione sterile e che toglie valore alla vita umana. Per "toccare" il monolito/verità/dio/infinito l'uomo è dovuto tornare uomo/scimmia. Così l'eterno ritorno si compie. Inoltre credo che il finale non vada interpretato, non viene detto perchè l'infinito/verità/dio nn può essere detto con il linguaggio. Kubrick sapeva che la parola uccide, più che il monolito il film stesso rappresenta l'infinito, il quale non può essere spiegato con le nostre parole(come stiamo facendo noi in questo spazio).
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Sono d'accordo con la tua spiegazione. Vorrei aggiungere un altro elemento a mio parere degno di nota. Per raggiungere il monolito è stato necessario disattivare hal, rappresentante della razionalità estrema che conduce ad una disumanizzazione sterile e che toglie valore alla vita umana. Per "toccare" il monolito/verità/dio/infinito l'uomo è dovuto tornare uomo/scimmia. Così l'eterno ritorno si compie. Inoltre credo che il finale non vada interpretato, non viene detto perchè l'infinito/verità/dio nn può essere detto con il linguaggio. Kubrick sapeva che la parola uccide, più che il monolito il film stesso rappresenta l'infinito, il quale non può essere spiegato con le nostre parole(come stiamo facendo noi in questo spazio). Da li i pochi dialoghi(freddi come i personaggi) e la ricerca da parte del regista di un altro linguaggio, visivo e emozionale, per cercare di dire ciò che non può essere detto.
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[+] forse si,forse no
(di bob70)
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weach
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giovedì 10 marzo 2011
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caro andrea ,la tua recenzione ha tante certezze
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Mi permetto di dire , anche in considerazione che ti trovo a recensire molte filmografia che anche io amo;che abbiamo in comune qualcosa ; che proviamo vibrazioni particolari forse potresti essere mio figlio;che il comune interesse unisce salti generazioneali , con reciproco vantaggio. Concludo con un affermazione cristallina : la tua è una buona recensione,merita rispetto e stima , ma non coglie la cosa più importante di Kubrick " la sua voluta indeteminatezza; la sua apertura "all'universo del possibile" senza mai prendre una posizione intransigente : se Kubrick avessso potuto oggi leggerci ci avrebbe sicuramente detto in relazione a quanto da noi sentenziato :"forse. così va bene .
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Mi permetto di dire , anche in considerazione che ti trovo a recensire molte filmografia che anche io amo;che abbiamo in comune qualcosa ; che proviamo vibrazioni particolari forse potresti essere mio figlio;che il comune interesse unisce salti generazioneali , con reciproco vantaggio. Concludo con un affermazione cristallina : la tua è una buona recensione,merita rispetto e stima , ma non coglie la cosa più importante di Kubrick " la sua voluta indeteminatezza; la sua apertura "all'universo del possibile" senza mai prendre una posizione intransigente : se Kubrick avessso potuto oggi leggerci ci avrebbe sicuramente detto in relazione a quanto da noi sentenziato :"forse. così va bene ....... ma esistono sempre migliaia di altre letture, le vostre ".Il successo , di questo genio indiscusso è anche in ciò.Con affetto , rispetto weach illuminati
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weach
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giovedì 10 marzo 2011
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se poi mi rispondi sono contento
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oggi mi sono beccato del 1))non sei nessuno2)pallone gonfiato,3)moscerino,4)datti una regolataAccetto tutto, sono veramente soddisfatto :se tu vuoi aggungere non mi offendo infondo siamo qui per confrontaci, anche a livelli che infastidiscono.Spero che il mio commento si occasione per un confronto e non per una contapposizione buona serata a te andrea
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weach
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domenica 10 aprile 2011
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samo qui per dfalogare spero in questo forum
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." Questa continuità vitale è metafora dell’esistenza, che ruota sempre intorno alla figura del monolito, centro di tutte le nostre domande senza risposta. Nella vita non ci imbattiamo forse in “monoliti”, domande scure, la cui risposta, sulla motivazione della nostra esistenza, vorremmo toccare con mano, come cercano di fare i personaggi di questo film?"estrapolato il testo dalla tua recensione mi si nella forma che nella sostanza apprtopiatocordialmente weach illuminati
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weach
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mercoledì 27 aprile 2011
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vorrei che tu mi votassi in modo manifesto
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Se sono per te le mie recensioni meritevoli di attenzione votami!!!!!!!!!!!farò io altrettanto nei tuoi confronti ; non dobbiamo temere il confronto ;fa sempre crescere tutti: questo forum non voglio che sia un campo di battaglia ma occasione per una crescita comune
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weach
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mercoledì 26 ottobre 2011
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ad un amico
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Sarebbe bello in questo giardino, il nostro forum, vista la specialità dell'argomento trattado che coinvolge le nostre sfere più intime,finalmente , ci liberassimo della nostra dimensione di separazione , per generare insieme un momento di condivisione, intenso, senza remore , un vero momento di di scambio di confronte.Sarebbe bello weach illuminati
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cesco.fourty
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lunedì 28 maggio 2012
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complimenti!!
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Davvero una bella recensione, il bello è che lo stesso kubrick aveva affermato che il suo intento era semplicemente quello di creare un'esperienza visiva che ci colpisse direttamente nell'inconscio...ci è riuscito!! si è molto dibattuto sul reale significato del film: il monolite,infatti,potrebbe rappresentare la figura di zarathustra(vedendolo in chiave nitzschiana), il quale annuncia la venuta dell'oltre-uomo. Subito dopo la comparsa del misterioso oggetto,infatti, assistiamo ad un processo di evoluzione che va dalla scimmia all'uomo,fino ad arrivare all'immagine del bambino cosmico,visto come ultima metamorfosi dell'oltre-uomo di Nietzsche. <>.
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weach
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mercoledì 8 agosto 2012
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restituiamo dignità alla qualità
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che gusto c'è nel non rispettare l'opera dell'altrui intelletto...................per il semplice bisogno di apparire...............ciò che conta è essere.
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rudy_50
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giovedì 2 giugno 2016
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fu un flop non dimenticatelo
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Quando è uscito non è piaciuto a nessuno, un flop, una barba, 2 palle ...Quando l'hanno riproposto, 20 anni dopo stavo per andare a rivederlo, ma mi sono ricordato giusto in tempo. Risparmiato i soldi del biglietto.Non penso che la gente oggi sia piu intelligente di allora.2 ** max
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guarda
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mercoledì 15 maggio 2024
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recensione fuorviante
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A mio parere, prima di recensire qualsiasi cosa sarebbe opportuno conoscerla dal punto di vista dell''autore. In questo caso è possibile perchè Stanley Kubrik stesso spiega il suo film in una intervista a Playboy. È facile cercarla su Internet, basta digitare "intervista Stanley Kubrik Playboy 2001 odissea". Lui stesso chiarisce che non esiste alcun rifermento extraterrestre e nessun riferimento ad alieni. Tranne le prime righe di ciò che hai scritto, che esprimono un tuo parere, tutto il resto è fuorviante e danno un significato che tu vorresti ma che non rientra nelle intenzioni del regista e dello scrittore Stanley Clark.
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