matteobettini15gennaio
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venerdì 1 settembre 2017
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bonnie & clyde mitizzati in un film che fece epoca
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Il film racconta le imprese e le gesta criminali di due giovanissimi statunitensi: Bonnie Parker e Clyde Barrow (entrambi erano nati nel Texas: Rowena lei, Telico lui). Un'ascesa irrefrenabile e senza via di scampo, che li condusse da due poveri disadattati, quasi emarginati (come li aveva etichettati la società in cui vissero - si era negli anni della Grande Depressione americana) a due star, due miti osannati dai poveri agricoltori stritolati dalle banche (sai che novità!!). In pratica, letteralmente, due leggende viventi (anche se vissero ben poco! Quando morirono lui aveva 25 anni, lei non ne aveva nemmeno 24.. Furono crivellati da 1167 proiettili, la maggior parte dei quali conficcati nella macchina che Clyde stava guidando al momento dell'agguato: furono vittima di un tradimento.
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Il film racconta le imprese e le gesta criminali di due giovanissimi statunitensi: Bonnie Parker e Clyde Barrow (entrambi erano nati nel Texas: Rowena lei, Telico lui). Un'ascesa irrefrenabile e senza via di scampo, che li condusse da due poveri disadattati, quasi emarginati (come li aveva etichettati la società in cui vissero - si era negli anni della Grande Depressione americana) a due star, due miti osannati dai poveri agricoltori stritolati dalle banche (sai che novità!!). In pratica, letteralmente, due leggende viventi (anche se vissero ben poco! Quando morirono lui aveva 25 anni, lei non ne aveva nemmeno 24.. Furono crivellati da 1167 proiettili, la maggior parte dei quali conficcati nella macchina che Clyde stava guidando al momento dell'agguato: furono vittima di un tradimento..), dato che la povera gente di allora li vedeva come una sorta di novelli "Robin Hood" o, anche, una mistica reincarazione di Zorro. La verità, come spesso accade quando si ergono dei falsi miti, era invece ben diversa: al di là dell'innegabile fascino che i due sprigionavano, giunsero a impallinare di piombo sceriffi, guardie giurate e anche semplici passanti solo perché ebbero la sfortuna di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato. Clyde (qui interpretato in modo sublime da Warren Beatty) si era quasi convinto di essere imprendibile, e aveva finito per convincere di ciò anche la sua amatissima Bonnie (Faye Dunaway: anche lei regala una interpretazione che rasenta la perfezione, tanto da meritarsi una candidatura agli Oscar, come Beatty, Gene Hackman e Michael J. Pollard, gli altri attori che fecero parte della 'Barrow Gang'. Estelle Parsons, invece, non ebbe la candidature: lei lo vinse direttamente l'Oscar per la migliore attrice non protagonista - si calò nei panni della bigotta moglie di Buck Barrow/Gene Hackman, fratello di Clyde/Warren Beatty). Inoltre, "Gangster Story" vanta in totale ben dieci candidature agli Oscar, inclusi miglior film e miglior regia (Arthur Penn). Oltre a non so quanti altri premi e candidature. Un successo planetario, insomma, dovuto in gran parte proprio a Penn. Il quale seppe proporre al pubblico di allora (il film è del 1967) un prodotto rivoluzionario, infarcito di violenza (era realmente così: Penn mischiò realtà a finzione ma già dai titoli iniziali, con le foto di famiglia, il suo intento consisteva nel dar vita a qualcosa che, almeno secondo le intenzioni del pubblico, dovesse avvicinarsi il più possibile alla realtà) ma, anche, di un ritratto perfetto della vita degli anni '30. Non sto a dilungarmi sulla trama (la banda, appena trovava un rifugio dove riposarsi tra una rapina e l'altra, veniva regolarmente snidata dalla polizia. Ma, forse perché Clyde aveva davvero un sesto senso fuori dal comune, la fecero sempre franca, almeno fino al tradimento conclusivo). Comunque, un film assolutamente imperdibile. Bellissimo.
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adriano lotito
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domenica 2 agosto 2009
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gioiello di comicità e denuncia sociale
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Arthur Penn fa parte di quel gruppetto di registi (insieme a Elia Kazan, Nicholas Ray e qualcun altro) che costituirono un ponte dalla golden age hollywoodiana anni Cinquanta al Nuovo Cinema Anni Settanta. "Bonny and Clyde" è proprio un anello di congiunzione tra le due epoche, un gioiello d'ineguagliabile comicità e leggerezza, una tragico pamphlet sociopolitico che anticipa gli scottanti temi affrontati nel decennio successivo. La sapiente regia del Maestro Penn, insieme all'efficace montaggio, costruiscono un perfetto meccanismo di dramma e ironia, suspense e commedia. La coppia Beatty-Dunaway funziona senza intoppi, dimostrandosi impeccabile nel reggere il dinamismo della storia. Brave anche tutte le spalle (tra cui spicca un simpatico Gene Hackman).
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Arthur Penn fa parte di quel gruppetto di registi (insieme a Elia Kazan, Nicholas Ray e qualcun altro) che costituirono un ponte dalla golden age hollywoodiana anni Cinquanta al Nuovo Cinema Anni Settanta. "Bonny and Clyde" è proprio un anello di congiunzione tra le due epoche, un gioiello d'ineguagliabile comicità e leggerezza, una tragico pamphlet sociopolitico che anticipa gli scottanti temi affrontati nel decennio successivo. La sapiente regia del Maestro Penn, insieme all'efficace montaggio, costruiscono un perfetto meccanismo di dramma e ironia, suspense e commedia. La coppia Beatty-Dunaway funziona senza intoppi, dimostrandosi impeccabile nel reggere il dinamismo della storia. Brave anche tutte le spalle (tra cui spicca un simpatico Gene Hackman). L'errore di Penn sta forse nel non approfondire la psicologia dei personaggi, riducendo il tutto a un interessante ma monotono gioco di coppia, il che risente molto del vecchio tradizionale cinema americano. Il regista inoltre non tenta nemmeno di attualizzare la sua sepppur abbozzata denuncia, non dando spessore alla polemica sociale celata lungo tutto il film e a volte esplicata con un pò di ingenua retorica. Per questo dobbiamo aspettare ancora qualche anno e in ogni caso siamo davanti ad un capolavoro che ha segnato la storia del cinema. Imperdibile.
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filippo catani
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lunedì 30 aprile 2012
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bonnie e clyde e l'america post grande depressione
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Dallas anni '30. Un giovane ladro d'auto (Clyde) e una avvenente cameriera (Bonnie) si incontrano casualmente e finiranno per formare la coppia di rapinatori più famosa d'America finendo per coinvolgere anche un ingenuo meccanico e il fratello di Clyde. Il tutto attraversando un'America sconvolta dal crollo del '29.
Bellissimo film che non può non piacere agli amanti del genere e che non può lasciare indifferenti anche i non amanti. E' vedendo questi film che aumenta il rimpianto per un cinema e un genere cinematografico che abbiamo ormai perso o che, salvo alcune notevoli eccezioni, si è ormai ridotto a sole sparatorie. In questo caso a funzionare sono sia la sceneggiatura che il cast.
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Dallas anni '30. Un giovane ladro d'auto (Clyde) e una avvenente cameriera (Bonnie) si incontrano casualmente e finiranno per formare la coppia di rapinatori più famosa d'America finendo per coinvolgere anche un ingenuo meccanico e il fratello di Clyde. Il tutto attraversando un'America sconvolta dal crollo del '29.
Bellissimo film che non può non piacere agli amanti del genere e che non può lasciare indifferenti anche i non amanti. E' vedendo questi film che aumenta il rimpianto per un cinema e un genere cinematografico che abbiamo ormai perso o che, salvo alcune notevoli eccezioni, si è ormai ridotto a sole sparatorie. In questo caso a funzionare sono sia la sceneggiatura che il cast. Infatti il film non si ripropone di mostrare meramente le gesta dei due malviventi ma ne offre al contempo una indagine psicologica e soprattutto li cala benissimo nel contesto in cui "operavano" e cioè quello di un'America uscita con le ossa rotte dal recente crollo di Wall Street il cui conto finiva per gravare maggiormente sulle spalle di contadini e povera gente che si videro pignorati campi e case. Ottimo il cast con bravissimi nell'ordine Hackman, Beatty e Dunaway che si calano magistralmente nelle parti.
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il cinefilo
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venerdì 10 dicembre 2010
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gangster story
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Il regista Arthur Penn porta sullo schermo,con questa pellicola,fedelmente(o quasi)la tragica vicenda della coppia di amanti Clyde Barrow e Bonnie Parker(le cui imprese criminali più note avvennero tra il 1930 e il 1934 prima di cadere in un imboscata di su cui il film ci offre una sequenza violenta molto verosimile se confrontata con i fatti reali)ed è entrato da subito a far parte della leggenda del cinema"gangster"americano ottenendo da subito una grandissima popolarità e le cui sequenze violente rimangono,a mio giudizio,insuperate per realismo e ferocia.
L'aspetto psicologico dei due feroci protagonisti è tratteggiato magnificamente(soprattutto la nevrotica e psicotica Bonnie Parker della bellissima Faye Dunaway)ma anche gli interpreti"secondari"non sono da meno(Estelle Parsons ha vinto un oscar per questo ruolo)tra cui anche Gene Hackman e Micheal J.
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Il regista Arthur Penn porta sullo schermo,con questa pellicola,fedelmente(o quasi)la tragica vicenda della coppia di amanti Clyde Barrow e Bonnie Parker(le cui imprese criminali più note avvennero tra il 1930 e il 1934 prima di cadere in un imboscata di su cui il film ci offre una sequenza violenta molto verosimile se confrontata con i fatti reali)ed è entrato da subito a far parte della leggenda del cinema"gangster"americano ottenendo da subito una grandissima popolarità e le cui sequenze violente rimangono,a mio giudizio,insuperate per realismo e ferocia.
L'aspetto psicologico dei due feroci protagonisti è tratteggiato magnificamente(soprattutto la nevrotica e psicotica Bonnie Parker della bellissima Faye Dunaway)ma anche gli interpreti"secondari"non sono da meno(Estelle Parsons ha vinto un oscar per questo ruolo)tra cui anche Gene Hackman e Micheal J.Pollard.
I due amanti,la cui tragica fine appare inevitabile fin dall'inizio,appaiono come due inguaribili sognatori di un futuro impossibile e,contemporaneamente,come una specie di"bambini"mai cresciuti del tutto circondati da una realtà(era il periodo del primo grande crollo economico americano)in cui faticano a trovare uno scoglio per la loro sopravvivenza.
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great steven
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lunedì 23 dicembre 2019
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opera maestra nell'aprire una pista d'avanguardia.
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GANGSTER STORY (USA, 1967) di ARTHUR PENN. Interpretato da WARREN BEATTY, FAYE DUNAWAY, GENE HACKMAN, MICHAEL J. POLLARD, ESTELLE PARSONS, GENE WILDER, DENVER PYLE
Nel Texas, durante la Grande Depressione, il ladro Clyde Barrow tenta di derubare l’autovettura alla cameriera Bonnie Parker, ma fallisce. In compenso, fra i due scatta subito una spontanea intesa che porta alla fondazione di una banda criminale tesa a rapinare banche. Bonnie e Clyde diventano soci in affari e amanti, nonostante, da quest’ultimo punto di vista, non riescano ad avere rapporti sessuali a causa dell’impotenza di lui. Alla neonata associazione a delinquere si aggiunge anche il meccanico di automobili Clarence Moss e, con anche l’ingresso di Buck, fratello di Clyde, e la di lui moglie Blanche, la formazione è al completo.
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GANGSTER STORY (USA, 1967) di ARTHUR PENN. Interpretato da WARREN BEATTY, FAYE DUNAWAY, GENE HACKMAN, MICHAEL J. POLLARD, ESTELLE PARSONS, GENE WILDER, DENVER PYLE
Nel Texas, durante la Grande Depressione, il ladro Clyde Barrow tenta di derubare l’autovettura alla cameriera Bonnie Parker, ma fallisce. In compenso, fra i due scatta subito una spontanea intesa che porta alla fondazione di una banda criminale tesa a rapinare banche. Bonnie e Clyde diventano soci in affari e amanti, nonostante, da quest’ultimo punto di vista, non riescano ad avere rapporti sessuali a causa dell’impotenza di lui. Alla neonata associazione a delinquere si aggiunge anche il meccanico di automobili Clarence Moss e, con anche l’ingresso di Buck, fratello di Clyde, e la di lui moglie Blanche, la formazione è al completo. In breve i cinque riescono ad arricchirsi e diffondono intorno a sé la nomea di inafferrabili fuorilegge, pronti a sfidare qualunque membro delle forze dell’ordine di Missouri, Texas e Oklahoma pur di imperversare. In altre parole: la più celebre banda di rapinatori di banche d’America. Tutto procede a gonfie vele, i guadagni fioccano e aumentano a vista d’occhio finché dapprima la cognata di Clyde, non dà segni di impazienza nel dover sopportare quotidianamente fughe e sparatorie e, in un secondo momento, le famiglie dei rapinatori non mostrano il loro disappunto per i guai in cui i loro parenti vanno a cacciarsi quando lavorano. Dopo una sfortunata fuga in cui trova la morte Buck, Blanche cade nelle mani delle autorità e collabora con loro affinché convincano Clarence a convertirsi dalla parte della giustizia; ottenuto dal meccanico l’assenso per tendere un’imboscata ai due rapinatori, lo sceriffo e la sua banda ammazzeranno Bonnie e Clyde in un rocambolesco agguato. Ebbe una vastissima influenza nei campi più disparati (moda degli anni ’30, diffusione della violenza nel cinema, uso del rallentatore, impiego di due sex symbol dell’epoca per dare volto e voce a una coppia di caratteri tanto ingenui quanto determinati a trionfare sempre e comunque), al punto che risulta complicato darne un giudizio in merito ai valori espressivi. Costituì un indispensabile punto d’approdo per il genere gangsteristico made in USA e per la carriera di Arthur Penn. Immaturi, ribelli, disadattati e sprezzanti del pericolo, Bonnie e Clyde si esprimono con una veemenza frenetica e un’esuberanza fisica che si trasforma anche in un allegro gioco di atti e gesti. In base alla formidabile sceneggiatura di David Newman e Robert Benton (scritta per François Truffaut), il regista non concede alla coppia eversiva e disperata il romanticismo tradizionale e la consapevolezza della rivolta che il canone prevedeva: i due protagonisti vivono un gioco, che resta tale pur nella sua immane tragicità. A volte è un gioco che non porta a conseguenze disastrose, come testimonia l’episodio di G. Wilder; in altre circostanze, i parametri e le regole sono ben più micidiali, e l’epilogo sanguinoso lo sancisce a pieno titolo. 11 candidature agli Oscar e due vittorie: la prima per la caratterista E. Parsons che interpreta con brio illividito la cognata di Clyde, e la seconda per la fotografia di Burnett Guffey.
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paride86
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lunedì 27 agosto 2012
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gangster story
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Interpretazioni perfette e ritmo serrato per un film molto gangsteristico ma altrettanto poco noir.
Gli eventi si susseguono a volte con toni da commedia, altre con malinconia e strazio.
E' un film che sente molto il peso degli anni, nonostante la psicologia dei personaggi sia molto profonda e moderna.
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Interpretazioni perfette e ritmo serrato per un film molto gangsteristico ma altrettanto poco noir.
Gli eventi si susseguono a volte con toni da commedia, altre con malinconia e strazio.
E' un film che sente molto il peso degli anni, nonostante la psicologia dei personaggi sia molto profonda e moderna.
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renato c.
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martedì 20 ottobre 2015
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mitico!!
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Un film che ha avuto uno strepitoso successo quando è uscito (primavera 1968), poi caduto un po' nel dimenticatoio! Ebbene per fortuna in TV hanno deciso di riproporlo, e rivederlo mi è piaciuto moltissimo!! Un film su persone realmente esistite che ha un po' del western ambientato in tempi moderni, che si segue bene col sottofondo di colonna sono country e che non annoia mai! E' praticamente il film che ha lanciato Warren Beatty (Clyde) e Faye Dunaway (Bonnie) una coppia di rapinatori che hanno deciso di fare i banditi uno per scelata e l'altra per avere una vita emozionante! Da tenere presente che Bonnie, pur essendo molto attraente, ama e rimane con Clyde anche se lui è sessualmnete freddo! (Poi comunque tra i due, su quel lato, tutto si sistema!)Belle la presenza di futuri attori famosi come Gene Hackman (il futuro Lex Luthor dei films di Superman!) e Gene Wilder (il futuro protagonista di Frankenstein Junior e di altri spassosi films comici!).
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Un film che ha avuto uno strepitoso successo quando è uscito (primavera 1968), poi caduto un po' nel dimenticatoio! Ebbene per fortuna in TV hanno deciso di riproporlo, e rivederlo mi è piaciuto moltissimo!! Un film su persone realmente esistite che ha un po' del western ambientato in tempi moderni, che si segue bene col sottofondo di colonna sono country e che non annoia mai! E' praticamente il film che ha lanciato Warren Beatty (Clyde) e Faye Dunaway (Bonnie) una coppia di rapinatori che hanno deciso di fare i banditi uno per scelata e l'altra per avere una vita emozionante! Da tenere presente che Bonnie, pur essendo molto attraente, ama e rimane con Clyde anche se lui è sessualmnete freddo! (Poi comunque tra i due, su quel lato, tutto si sistema!)Belle la presenza di futuri attori famosi come Gene Hackman (il futuro Lex Luthor dei films di Superman!) e Gene Wilder (il futuro protagonista di Frankenstein Junior e di altri spassosi films comici!). Da ricordare anche che, dopo il successo del film è uscita anche una canzone dal titolo "Bonnie and Clyde", un motivo piacevole che faceva il riassunto del film; peccato che ne svelava anche il drammatico finale: ".....ma nella vita c'è sempre chi fa la spia nell'ombra, chi ti pugnala alle spalle..."! Purtroppo molto spesso di fronte al "dio-denaro" non esistono amicizie!!
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