Barbarella |
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Un film di Roger Vadim.
Con Ugo Tognazzi, Jane Fonda, Véronique Vendell, Anita Pallenberg, Giancarlo Cobelli.
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Fantascienza,
durata 97 min.
- Francia, Italia 1967.
MYMONETRO
Barbarella
valutazione media:
3,00
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Prima donna nello spazio (Primadonna dello spazio)di Gus da MoscaFeedback: 60 | altri commenti e recensioni di Gus da Mosca |
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mercoledì 29 aprile 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Jane aveva quasi 30 anni quando fu protagonista assoluta della fantastica avventura di Barbarella e del suo angelo cieco. Cinematograficamente lei rappresentava quell'America "new deal" delle grandi dinastie di famiglia, dei Fonda e dei Kennedy, era molto glamour ma al tempo stesso molto determinata, indipendente, perfettamente vestita di quel "new deal" da "nuova" donna americana. Il film condensava molte delle contraddizioni stilistiche dell'epoca ed oggi e' un bellissimo testimonial di cultura pop-vintage. Improbabili astronavi accostate ad ali piumate, spogliarelli, ma nudo soltanto da intuire, in una storiella tutta raccontata a voce, dove Barbarella cercava Durand-Durand, in un mondo popolato di uomini dalla stucchevole recitazione ai limiti dell'effemminato. Anche musicalmente il film si distingue subito, gia' nell'originalissima sequenza dei titoli di testa, dove l'inconfodibile tema per coro e orchestra ritma lo spogliarello "integrale" di Jane, donna-astronauta-sexy nel 1968! Una scena rimasta negli annali della Storia del Cinema: lei sguscia "nuda" fuori dalla sua tuta metallica e sensualmente rotea a mezz'aria, proprio come facevano gli astronauti di Kubrik dalle parti di Giove !! ("Barbarella" usci' pochi mesi dopo "2001", ma venne prodotto e girato a Roma negli studi Dino de Laurentiis). Da rivedere con l'occhio dell'amatore e del collezionista "maniaco", senza commettere l'errore di confrontarlo col cinema fantastico contemporaneo, ma rivalutandolo come opera di quel genere "pop-glamour" definitivamente estinto e cinematograficamente rimasto sempre effimero ed indefinito (Andy Wahrol ?, John Waters ?...tanto per provocarvi...), come le rare opere a quel genere riconducibili.
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