Le piacevoli notti |
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Un film di Armando Crispino.
Con Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Gina Lollobrigida, Adolfo Celi, Maria Grazia Buccella.
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Commedia,
durata 117 min.
- Italia 1966.
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grande esempio di cinema comico"classico"di elgatolocoFeedback: |
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domenica 8 agosto 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Le piacevoli notti"(Luciano Lucignani e Armando Crispinto, scritto dai due registi insieme con Steno, Sandro Continenza, ma ovviamente trattato dall'omonima raccolta di novelle di Giovanni Franesco Sparola, che viene pubblicata a Venezia nel 1550, 1966), frutto della collaborazione tra amici(specialmente Gassman compagno di Accademia e amico di Luciano Lucignani e di Adolfo Celi, che a sua volta recita nel film), sceglie, dal novelliere del grande autore comico tre novelle, ben"legate tra loro"":nella prima un anziano marito sequestra la moglie, in quanto ottenebrato dalla gelosia, ma viene ingannato da un nobile"burlone", con un abile tavestimento da spagnolo mezzo cieco, che gli vuole dimostrare che"todas las mujeres son putas"(tutte le donne sono....)e lo fa seducendo egli stesso la moglie-ma il"burlone"verrà sbugiardato da papa Giulio II°della Rovere, che lo mette nudo fino al suo ritorno... Nella seconda storia-novella, un marito molto attento solo all'astronomia .astrologia(un tempo le cose erano legate insieme, persino in Copernico e Kepler)cerca di consolare la moglie che ha sogni a occhi aprti e non, molto"reali", finché arriverà un alfiere che la"conoscerà"biblicamente- ma lei crede ancora di sognare o meglio poi sospetta qualcosa. mentre nell'ultima il finto papa Giulio II si rivela esserre il terribile"facitore di scherzi"e pittore Giulaino da Sangallo, che fa una scommessa con i suoi amici-rischierà di cadere nelle loro panie(scherzo atroce)ma poi, invece, ne uscirà...quasi vincitore, dove il "quasi"vuole la sua parte. Grande esempio, anche per costumi e fotografia di trasposizione filmica di un classico della letteratura italiana, dove "muovono le fila"Ugo Tognazzi(il burlone finto spagnolo)e Vittorio Gassman, nei panni di papa Gilui II(en chanza, però...)e di Bastano da Sangallo, dove, stante la bravura eccelsa di Tognazzi e di Celi(l'astronomo), Gassman si produce in un"play"all'ennesima potenza, dove la burla si reudplica, divenendo perisno "seria"... Tra i compitimari gli allora giovani Eros Pagni, Gigi Proietti, Paolo BOnacelli e altri,, mentre tra le donne emergono Gina Lollobrigid(la nobildonna sognante) e Maria Grazia Bucella(la finta Lucrezia Borgia-Borja), ma anche Carmen Scapritta, in un film che purtroppo, molto maschilista come la cultura dell'epoca, vedeva in primo piano la "donna oggetto"- Trasposizione, dicevo, di gran pregio, dove qualche inesattezza storica non conta o meglio si annulla in un fil che dimostra come il cinema italiano, soprattutto comico, fosse pieno di grandi potenzialità, molto sviluppate negli anni 1960 e in parte ancora nei Seventies, poi invece persa, forse forever... El Gato
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