Le piacevoli notti |
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Un film di Armando Crispino.
Con Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Gina Lollobrigida, Adolfo Celi, Maria Grazia Buccella.
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Commedia,
durata 117 min.
- Italia 1966.
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prima dei film"decameronici"di elgatolocoFeedback: |
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venerdì 19 luglio 2019 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Prima della serie di film, da Pasolini in poi dedicati al"Decameron"boccaccesco, questo"Le piacevoli notti"(1966)che Armando Crispino e Luciano Lucignani hanno tratto dall'omonima raccolta di novelle quasi"decameronian-.bocceccesche"di Francesco Giovanni Straparola, autore del 1500 che si è ispirato al classico boccaccesco, notoriamente di due secoli prima. Varie novelle intrecciate con una certa abilità(oltre ai due registi hanno scritto la sceneggiatura Steno e Sandro Continenza), dove, oltre al tema del piacere(nel 1500, vigente papa Giulio II°, un umanista"non santo"si tornava alla riscoperta dell'uomo e dell'umano in ogni sua forma)emerge la beffa, anzi il gusto della e per la beffa, che diventa quasi un tema forte da proporre in ogni modo. C'è soprattutto un Vittorio Gassman super-mattatore, re degli scherzi alla fine beffato egli stesso ma che prende il tutto con quella"filosofia"che è invece il common sense., un Vittorio TOgnazzi che punta "la preda"(la donna, ça va sans dire), Gina Lollobrigida, Maria Grazia Buccella, Carmen Scarpitta(ottima attrice teatrale, oltre a tutto), Adolfo Celi, Gigi Vannucchi, Eros Pagni, Gigi Proietti, Glauco Honorato, altri grandi esponenti delllo spettacolo italiano di quegli anni,. veri super-assi, se confrontati al"Parco attori"attuale, dove con qualche doverosa notevolissima eccezione, brancoliamo nel buio o quasi. Senza voler essere a ogni costo un"Laudator Temporis Acti", bisogna proprio ammettere che si trattava di interpreti di ben altra stazza rispetto a quellla attuale, certo non esaltante. Ogni gag, ogni scena è letteralmente"riempita"da questi attori e da queste attrici, dove lo sforzo registico, pur notevole nella ricostruzione storico-ambientale, non è superiore alla qualità, appunto, degli interpreti. Da rivedere e da apprezzare divertendosi, cosa che del cinema italiano d'oggi è difficile dire e fare.... El Gato
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