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"Walk, Don't Run"(Charles Walters, soggetto di Frank Ross e e Robert Russell, sceneggiatura di J.C,Saks, 1966-si tratta, tra l'altro, del remake di un film del 1943 di George Stevens). Durante le Olimpiadi del 1964 a Tokyo, un industriale inglese, fatto "sir" per meriti industriali , si reca a Tokyo con due giorni di aniticipo rispetto alla sua prenotazione e si"arrngia"con una stanza affittata da una ragazza inglese, che lavora là: lei è molto ligia a regole anche formali, è fidnazata con il seocndo assistente all'ambasciatore, personaggio non propiro"geniale"e decisamente lontano dlala sua(dell'industriale"ospite")mentalità. L'uomo viene a conoscere un giovnae architetto USA, che partecipa alleOlimpaidi anche perché giovnae e in cerca di denaro e il tutto si complica, fino a che tutto "si sblocca"per virtù di un invito rivolto dal fidanzzato di lei e poi esteso ai due "ospiti", dove la naturale attrazione tra i due giovani emerge, fino a sfocaire in un matrimonio, pur se inzialmente inteso(a beneficio del giovane architeto, poco desidersoo di sposarsi)come "meramente formale". Complicazioni varie risolte, insomma, anche con l'intervento dei protagonisti della storia nella parte finale della gara di marcia che conivnolge l'atleta-architetto. Decisamente brillantissimo questo film(impossibile il paragone con il film"originale", in quanto non disponibile), che riesce a potenziare ogni livello possibile di comicità, dove fuliminanti sono gli incontri nella casa della ragazza, con i consueti equivoci(Commedia degli inganni e degli equivoci, per richiamare la famosa formula teatrale) relativi a personaggi e stanze.luoghi deputati alla colazione e o all'usufrutto del bagno, l'intervento del commissario politico sovietico, com,pletamente scemo, che si lascia turlupinare con fomrule relative a presunte ricerche impossibili, di tipo cosmico, poi prontamente rimosso dal vero responsabile sovietico(era in atto la distensione, comunque, la"detente"tra le due superpotenze), , il gioco -bisticcio con il registratore che sorprende il giovnae architetto innamorato della ragazza che dichiara il suo amore in una fase di sogno-.sonno/dormiveglia(dopo la fase REM, evidentemente), i giochi di parole e il"non detto". Formidabile il commento musicale di quel vero genio della msuica(tra jazz e pop, volendo)che è sempre stato Quincry Jones, ma anche l'interpretazione di Cary Grant, che dopo questo film lascia il cinema per dedicarsi al suo matrimonio, di Samantha Eggar(bella quanto algida), di Jim Hutton e del caratterista Ted Hurtley come"commissario poltico", minq uesto film che èp anche un omaggio alle Olimpaidi, ma soprattutto alla loroa"location"In Giappone, a vent'anni dalla seconda guerra mondiale, che aveva visto USA e GB contro le potenze dell'Asse(Gemrania, Italia, Japan). El Gato
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