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"The Funny Feeling"/Richard Thorpe, da un soggetto-.romanzo di Norman Barasch e Carroll Moore, sceneggiatura di David Schwartz, 1965)parla di ricco arrediatore che ospita quadri di grnade valore di un amico.collega(si tratta di opere di Joan Mirò)che, complici due"incidenti reciproci"incontra una ragazza che gli piace, aspirante attrice ma impegnata come"rigovernatrice"di appartamenti tra i quali il suo. La girl, negli USA del diritto totale all'anonimato e alla privacy, per non sfigurare finge che l'appartamento sia il suo, mentre naturalmente è del suo datore di lavoro(ma entrambi ignorano chi sia l'altro). Turbolenza, quando la ragazza scopre una foto che lo ritrae con un'altra(ma si tratta di qualcosa di passato e di non serio)per cui organizza una festa dove le donne devono stare tutte in costume da"passeggiatrice parigina", ma la polizia osserva e imprigiona, salvo che, chiarito l'equivoco, tutto si chiarisce e i due , "falling in love", sono destinati a dichiararsi vicendevolmente, in prospettiva essendoci un matrimonio. Volendo, a parte il plot abbastanza convenzionale(non conosco il romanzo di partenza, devo premettere), sono da evidenziare invece alcune"particolarità"che sono invece segni distinitivi: A)una certa tendenza al"voyeurismo", dato che la prima caduta involontaria della ragazza non è provocata"con cattive intenzioni"dell'uomo-futuro sposo, ma certo è dato dalla volontà di guardarla con attenzione e tale situazione si"reduplica"nella casa quando è il cane ad osservare con attenzione le forme della ragazza. QUesto anche nel comportamento delle vecchierte che considerano un degenrerato il protagonista, solo perché non è riuscito per motivi di tempo(nascondimento)a vestirsi di tutto punto; B ) Il pregiudizio delle persone e la loro maldicenza, che vedono"il peccato"dove esso non c'è, è decisamente criticato, nella figura dlel'anziano sarto, dei baristi, ma anche dei poliziotti che arrestano tout court coloro che ritengono responsabil di atti tujrpi, quando invece sono solo invitate/i a una festa a tema un po'"particolare". ; C) Nel sottotesto del film, anche se la conclusione da"Hapy End"(matrimonio)mira all'accentuazione di quanto il codice Hayes del cinema allora imperante e la morale bigotta voleva reprimere, ossia, per dirla con Jacques Lacan, il fatto che"La chose es sevuelle".. Cetto, girato oggi, il film verrebbe criticato dalle femministe perché si vedono donne interessate al matrimonio e una certa satira delle"professionsite del sesso"e dai movimenti gay perché qualche involontario motivmento del corpo(segnale)di tipo gay sarebbe riscontrabile, appunto ironicamente, nel fiilm. Bravi Sandra Dee e Bobby Darin i protagonisti, ma anche i comprimari Nina Talbot e Donald O'Connor, ma anche una vera sfilza di caratteristi di grande spessore. El Gato
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