Antonio Angeli
Il Tempo
Arrivano nelle sale due film di eccezionale interesse storico. Il primo è «Soy Cuba», kolossal degli anni Sessanta nato per suggellare la neonata fratellanza tra comunisti russi e «barbudos» di Castro. Nel ’64, per realizzare il grande affresco sulla rivoluzione degli amici cubani, i sovietici inviarono nell’isola dei Caraibi Mikhail Kalatozov, mostro sacro del cinema russo, accompagnato da una troupe eccezionale, nella quale spiccava il direttore della fotografia Sergei Urusevsky, un genio del settore. [...]
di Antonio Angeli, articolo completo (1271 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 6 ottobre 2005