Violenza segreta

   
   
   

Nessuno è innocente Valutazione 4 stelle su cinque

di Gianni Lucini


Feedback: 29144 | altri commenti e recensioni di Gianni Lucini
sabato 26 novembre 2011

Cinico, spietato e senza mediazioni, Violenza segreta è un feroce atto d’accusa nei confronti del colonialismo italiano. In particolare viene messo a nudo il perbenismo ipocrita con il quale gli italiani hanno spesso tentato di giustificare la rapacità della loro presenza in Africa. Nel film tratto dal romanzo “Settimana nera” di Enrico Emanuelli non c’è salvezza per nessuno. Gli italiani presenti a Mogadiscio vengono raccontati come spocchiosi che vivono in un mondo a parte e sono incapaci di mescolarsi con una popolazione indigena trattata, nelle situazioni migliori, con la stessa umanità riservata al cane o al gatto di casa. Predatori feroci di risorse, vite e sentimenti non hanno nemmeno il coraggio delle loro azioni e ciascuno appare impegnato a tacitare la propria coscienza nascondendo la violenza dei gesti sotto il manto ipocrita di una lunga serie di apparenti buone intenzioni. Farnenti si considera un benefattore dell’umanità perchè combatte contro le pratiche tribali di mutilazione dei genitali e di repressione della sessualità femminile ma in realtà toglie le bambine ai loro villaggi d’origine e le trasforma in docili schiave pronte a soddisfare i suoi vizi e le sue fantasie sessuali. Contardi, fine e tormentato intellettuale, regala istruzione e riscatto sociale a giovani somali, ma in cambio essi devono concedersi alle sue voglie. Lo stesso protagonista, colpito dal fascino di Regina, la schiava somala di Farneti, al di là delle giustificazioni con le quali ammanta la propria passione si compiace e gode del dominio assoluto che esercita su di lei. Nessuno dei personaggi è innocente. Lo sa bene il fragile Contardi che, nel romanzo come nel film, quando si squarcia il velo sottile dell’ipocrisia finisce per non reggere al rimorso e alla vergogna di sé.Non è mai facile la trasposizione cinematografica di un romanzo. Non sempre le immagini e la narrazione riescono ad avere la stessa efficacia delle parole sulla carta. Giorgio Moser lo sa bene. Per questa ragione sfrutta l’apparente limitatezza del bianco e nero per lasciare alle emozioni dello spettatore il compito di completare le immagini. La scelta appare felice e il film, complice anche la fattiva collaborazione di Enrico Emanuelli alla sceneggiatura, finisce per integrarsi perfettamente con il romanzo al quale è ispirato. Quando arriva sugli schermi, all’inizio degli anni Sessanta, Violenza segreta suscita non poco scalpore. Se l’italietta un po’ bigotta dei cinemini parrocchiali strepita non poco contro la narrazione filmica di una «sordida vicenda di schiavitù sessuale», censurando anche la fugace visione di qualche seno nudo, la critica conservatrice non perde troppo temo con i dettagli e si scaglia contro quello che appare come il principio di fondo del film, e cioè che il colonialismo italiano non è stato differente da quelli delle altre nazioni europee.

[+] lascia un commento a gianni lucini »
Sei d'accordo con la recensione di Gianni Lucini?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
100%
No
0%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico

Ultimi commenti e recensioni di Gianni Lucini:

Vedi tutti i commenti di Gianni Lucini »
Violenza segreta | Indice

Recensioni & Opinionisti Articoli & News Multimedia Shop & Showtime
MYmovies

Pubblico (per gradimento)
  1° | gianni lucini
Shop
DVD
Scheda | Cast | News | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità