Alcuni colossal hollywoodiani furono finanziati anche dagli ebrei americani allo scopo di esaltare la cultura ebraica in funzione anti-egiziana e anti-romana (vedi “I dieci comandamenti”, “Ben-Hur” e “Il Re dei Re”). A prescindere dal loro valore culturale, questi film hanno comunque il pregio di essere avvincenti, senza la tara dei dialoghi mediocri e dei personaggi inconsistenti. Debolezze che invece affiggono la regina d’Egitto, la cui avvenenza non riesce a sopperire le carenze di un primo tempo decisamente mal fatto. I battibecchi tra Cesare e Cleopatra sono convenzionali e preludono un amore immotivato. Ottaviano e Marco Antonio sono quasi assenti nella prima parte per poi dominare la seconda come se arrivassero dal nulla.
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Alcuni colossal hollywoodiani furono finanziati anche dagli ebrei americani allo scopo di esaltare la cultura ebraica in funzione anti-egiziana e anti-romana (vedi “I dieci comandamenti”, “Ben-Hur” e “Il Re dei Re”). A prescindere dal loro valore culturale, questi film hanno comunque il pregio di essere avvincenti, senza la tara dei dialoghi mediocri e dei personaggi inconsistenti. Debolezze che invece affiggono la regina d’Egitto, la cui avvenenza non riesce a sopperire le carenze di un primo tempo decisamente mal fatto. I battibecchi tra Cesare e Cleopatra sono convenzionali e preludono un amore immotivato. Ottaviano e Marco Antonio sono quasi assenti nella prima parte per poi dominare la seconda come se arrivassero dal nulla. Questo sdoppiamento tra il primo e il secondo tempo rivela le intenzioni del regista, che avrebbe voluto dividere la pellicola in due film evitando il taglio di numerose scene e sfruttando al meglio le costosissime scenografie; le scene furono infatti ricostruite due volte durante la trasferta da Londra a Roma.
A Ottaviano è assegnato il ruolo del cattivo pur essendo il più grande degli Imperatori romani; ciò è dovuto al fatto che la vicenda è vista dalla parte di Cleopatra, Liz Taylor confermandosi come la più bella donna di tutta la storia del cinema (durante la lavorazione si ammalò gravemente di polmonite e le venne praticata una tracheotomia). Burton sostituì Marlon Brando e regala a Marc’Antonio un fisico assai poco muscoloso, laddove il Cesare di Harrison sembra alquanto fuori parte. La battaglia navale è nettamente inferiore a quella di “Ben-Hur”. Insomma, “Cleopatra” è il punto debole dei grandi colossal. Due stelle e mezzo.
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