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Mondo cane |
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Un film di Gualtiero Jacopetti.
Con Paolo Cavara, Franco Prosperi
Documentario,
durata 110 min.
- Italia 1962.
MYMONETRO
Mondo cane
  
valutazione media:
2,63
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Mondo Jacopetti:decisamentegli istinti più storto.
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| giovedì 18 ottobre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Ecco così gettati i semi di un genere destinato purtroppo a fare un non indifferente successo.Quel genere di successo motivato dal pessimo gusto di parecchia gente,e(in questo caso)dall'inclinazione allo shock e lo scandalo facile.Nel leggere alcuni dei commenti positivi qui riportati non ho trovato una sola motivazione concreta per poterlo difendere davvero.Cos'ha fatto Jacopetti?Ha semplicemente pensato:"Ok!La gente è boccalona,scema,ed assetata di sesso e trucidume.Diamoglieli!"Quale genere migliore di un documentario su usi e costumi nel mondo.Il tutto il più grottesco,voyeristico,morboso e violento possibile naturalmente.Un commento fuori campo a far da specchietto per le allodole.E così ecco l'esordio del regista,o forse è più appropriato parlare di un banco di prova,in virtù di ciò che seguì.Un successone sensazionale(solo da noi quasi un miliardo di lire,all'estero fu esportato con discreto successo a quanto ne so)che poteva portare a una e una sola conclusione possibile:l'inizio di un filone."Mondo movies",o "Shockumentary" che dir si voglia.Tutte fotocopie di questo,taluna più talaltra meno.Ora veniamo alle obiezioni che a mio parere è obbligatorio fare:vorrei cominciare con l'idea di persè,tanto lodata e acclamata anche da chi ha recensito prima di me.Non è tanto diversa dall'idea che Vanzina e Parenti hanno avuto a metà anni '80 coi cinepanettoni,e amplio lìorizzonte fino ai reality odierni(ovviamente con connotazioni diverse)come dice marco.Spazzatura della peggior specie da un punto di vista comico o di programma contenitore,demenziale,fasulla e presuntuosa fino alla nausea,ma capace di riempire il portafogli a velocità vertiginosa.Insomma si tratta solo di rispettare la sola e unica regola che vige in tv:dare alla gente quello che vuole.Perfettamente comprensibile,ma ignobile e ingiusto.In questo caso si tratta di una calunnia bella e buona.Si legge all'inizio che le immagini riportate sono rigorosamente vere,e invece quasi sempre è vero il contrario(e oggi è più chiaro che mai).Paradossalmente di vero ci sono solo le uccisioni degli animali(ricostruite o meno che siano).Il qualunquismo e la sgradevole l'ipocrisia del commento(di Jacopetti stesso)rasentano l'idiozia.Oltre al razzismo emerge una misoginia disarmante(la donna è ridicolizzata senza il minimo ritegno)e per dirla tutta quando non c'è violenza resta solo il ridicolo(gli indigeni col culto per gli aereoplani)o la noia.Anche se meno raffinato dei successori,c'è una certa dovizia nella cura del materiale.La musica di Riz Ortolani(che avrebbe poi musicato il mitico "Cannibal Holocaust"di Deodato,che pure intendeva denunciare questo genere di cose)è meno ruffiana del previsto.Certo all'inizio degli anni '60 gli spettatori non erano abituati a certe cose,e di certo il pubblico che riempiva le sale non pensava nemmeno per un attimo che ci fossero ricostruzioni.Volendo si può quindi chiudere un occhio sul successo che gli ha arriso.Ma quello che poi sarebbe seguito?Infinitamente peggio,in tutti i modi possibili.E oggi?L'unico fascino possibile che gli si può attribuire(e mi riferisco a tutto il filone)è quello perverso.Un fascino del male puro e semplice.La morbosità dello spettatore allettata da atrocità varie a danno di bestie(e in minima parte,anche di persone).Questo è l'unico motivo per cui li si dovrebbe guardare,mettendo da parte ipocrisie e stanche osservazioni su idee,genialità nostrana ecc....Avete mai pensato a tutto quello di cui Jacopetti e i suoi esimi colleghi(quasi li scordavo Franco Prosperi e Paolo Cavara,poi regista di film non spiacevoli["L'occhio selvaggio" tratterà proprio delle sue esperienze in questi lavori])si sono macchiati per realizzare i loro progetti?E solo per arricchirsi alle spalle di tutti quelli che correvano a vederli.Ma anche se fossero stati davvero motivati,nel loro delirio,a dare uno sguardo ai lati oscuri e stravaganti del mondo,non mi pare che siano stati parziali e che abbiano guardato con occhio puro e distaccato ciò che vedevano.Come in un qualsiasi documentario diovrebbe essere almeno.
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