Come al solito il Morandini tratta i film che non predilige, in quattro e quattr'otto. Traendo con poche, scarne e personali considerazioni, sentenze. I gusti non si discutono, ma un critico dovrebbe leggere oltre, altrimenti addio 'obiettività'. Il film parte in sordina, frammentato ed accompagnato da musiche cavalleresche che non stanno assieme neppure a legarle. La regia visto il calibro degli attori, sfiora l'idiozia. Ma quando ormai si inizia a pensare che è meglio cambiare canale, il film innesta una dopo l'altra tutte le marce mancanti. Insomma, si viaggiava in seconda, e ci si ritrova in men che si dica in sesta. Mentre il tutto assume grande spessore e vigore. La sola interpretazione di Connie Stevens, vale abbondantemente la visione. Tanto che, a mio modesto avviso, una candidatura all'oscar come migliore attrice non gli sarebbe andata larga. Veramente brava. Somiglia molto alla carinissma Sandra Dee, ma possiede doti recitative e soprattuto drammatiche, nettamente superiori. Una vera scoperta per me. Di Troy Donahue che dire, se non 'un nome una garanzia del genere'. Dorothy McGuire, Lloyd Nolan..., un grande cast per un melodramma che spicca il volo e tocca l'anima, soprattutto nella seconda metà. Ciò che invece non mi è piaciuto assolutamente, e lo dico con chiarezza, sono le musiche un vero pugno nello stomaco. Che assieme alla regia, rendono la prima metà del film quasi sciocco. Ma ripeto; la seconda parte è imperdibile. Anche perchè non si tratta di un fast-food di 90 minuti scarsi, che iniza a piacerti e finisce!. Il Morandini tratta il 'pretendente che si dilegua', come se apparisse si e no 2 minuti. Il personaggio risulta invece nella parte affidatagli, ben definito, come tutti gli altri del resto. Per concludere dispiace, perchè anche se si riscatta abbondantemente quando entra nel vivo, è un film che se curato con musiche, regia e montaggio migliori, niente avrebbe da invidiare a pellicole ben più blasonate. "Lo specchio della vita", forse il più bel melodramma del decennio '50-'60, tratta argomentazioni non più importanti di questo, dove viene affrontato il tema della ragazza madre. Con gli annessi e connessi che in particolar modo oltreoceano ciò comportava nelle famiglie 'bene', all'epoca. Una vera e propria sciagura. Da non perdere.
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