Adelio Ferrero
Cinema Nuovo
Questo film di Carol Reed, regista di gusti assai eclettici e nettamente discontinuo nei risultati pur sempre modesti, riproduce all'interno, nella confusa e divergente costruzione, le incertezze e le varie sollecitazioni del suo autore. Si sente infatti che Reed si muove intorno a un insieme di intuizioni, di motivi, di toni che lo interessano in egual misura senza consentirgli la ferma individuazione di una linea direttrice che li coordini e li unifichi saldamente in una prospettiva sicura. C'è anzitutto il proposito deliberato di una registrazione in chiave satirica della sfuggente e intricata natura dei servizi segreti (e della complicata banalità degli innumerevoli film che se ne sono occupati e se ne occupano) attraverso la singolare esperienza di un pacifico e onesto commerciante inglese a Cuba che, muovendo da un espediente immaginoso e innocente, si trova al centro di un grosso e insidiosissimo ingranaggio. [...]
di Adelio Ferrero, articolo completo (3046 caratteri spazi inclusi) su Cinema Nuovo 2005