Alberto Anile
Per Totò il film con la Magnani è solo un intermezzo di lusso, uno sfizio venato di nostalgia. Dopo lo attende ancora un'ultima serie di pellicole con Peppino.
Chi si ferma è perduto è un progetto di Emo Bistolfi, un piccolo produttore genovese. Il film viene combinato da Sergio Corbucci, un ragazzone romano che lavora nel cinema da due lustri e che conosce personalmente Liliana de Curtis, la figlia dell'attore. Totò, sempre piuttosto guardingo nei confronti dei giovani registi, accetta la proposta ma pone come condizione la presenza di Peppino. [...]
di Alberto Anile, articolo completo (2406 caratteri spazi inclusi) su 1998