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Inizia in quarta, poi scala marcia repentinamente
di Luca Scialò
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sabato 17 luglio 2010
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Antonio Guardalavecchia e Peppino Colabona sono due impiegati che vivono sotto la tirannia del loro capoufficio. Quando però quest'ultimo muore, diventeranno avversari per contendersi la successione del suo ruolo. Tra i due però si interporrà un certo Mario Rossi...
La coppia Totò-De Filippo è come sempre ben affiatata e il film nella prima 3/4 è irresistibilmente divertente. Poi però cala vistosamente, sia nei ritmi che nelle battute. Peccato non viaggi sempre in quarta.
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gianna_p
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domenica 23 giugno 2013
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secondo me, è uno dei migliori film della coppia
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E'uno dei migliori di film della coppia Totò-Peppino, a mio parere. E' un bellissimo documento del mondo impiegatizio della fine degli anni Cinquanta. I due protagonisti sono assolutamente irresistibili, senza nessuna caduta di gusto. Il discorso in memoria del capufficio è uno dei più memorabili momenti di Totò. E anche i comprimari danno il meglio di sé: la scena in cui Matteo Rossi chiede al giovane rampante siculo Donato Cavallo un luogo adatto a un incontro equivoco (Caro Cavallo, caro Cavallo) è addirittura brancatiana. E anche la scena minore in cui l'impacciato ispettore scolastico organizza la sua fuga d'amore con la maestrina e le detta la lettera ai genitori è indimenticabile.Il finale a villa Lolita non è in tono minore, ma semplicemente si colloca nella tradizione teatrale del genere.
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E'uno dei migliori di film della coppia Totò-Peppino, a mio parere. E' un bellissimo documento del mondo impiegatizio della fine degli anni Cinquanta. I due protagonisti sono assolutamente irresistibili, senza nessuna caduta di gusto. Il discorso in memoria del capufficio è uno dei più memorabili momenti di Totò. E anche i comprimari danno il meglio di sé: la scena in cui Matteo Rossi chiede al giovane rampante siculo Donato Cavallo un luogo adatto a un incontro equivoco (Caro Cavallo, caro Cavallo) è addirittura brancatiana. E anche la scena minore in cui l'impacciato ispettore scolastico organizza la sua fuga d'amore con la maestrina e le detta la lettera ai genitori è indimenticabile.Il finale a villa Lolita non è in tono minore, ma semplicemente si colloca nella tradizione teatrale del genere.
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