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Incluso tra i "cento film italiani da salvare", questo"Arrangiatevi!"di Mauro Bolognini((1959);tratto liberamente da una commedia, vale in quanto esempio di comicità grottesca:nel 1958, in piena"fame d'alloggi", una famiglia, come peraltro altre, in pieno centro di Roma, trova una sistemazione, neppure provvisoria, in una di quelle"ex case chiuse"che la senatrice Merlin e chi la sosteneva aveva fatto chiudere-indubbia scelta di civiltà all'epoca e anche oggi, senza voler entrare in polemica con chi oggi ne ripropone la riapertura, pur se in forma(dicesi)nuova. Da qui uno scandalo, la consueta commedia"very italian style", con equiovci di ogni genere, che coinvolgono il pavido pater familias (Peppino de Filippo), ignaro di tutto all'inizio, come gli altri e le altre, che a un certo punto abdica al suo ruolo, con la molto cinica presa di distanza del papà(un fulminante Totò, che anche all'inizio irride come"Slavi"i profughi istriani-anche qui va fatta un'osservazione storica-all'epoca di "foibe"guai a parlarne, quando ora, forse, se ne parla fin troppo, ma...)-mentre la moglie(Laura Adani)invece fa una partaccia finale a tutti i militari che credono che la casa prosegua, sotto mentite spoglie, la prisca attività...Veri interpreti, nel film, dove, oltre a quelli citati, si trovano una giovane Franca Valeri, un insinuante Vittorio Caprioli, una giovanissima Adriana Asti, Mario Valdemarin, Giusi Raspani Dandolo e altri/e ancora. Ossia quando il cinema italiano, non solo comico, c'era, con registi come Bolognini e interpreti come quelli citati. El Gato
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