Kean, genio e sregolatezza

Giusto il rilievo nella recensione: più Dumas che Sartre(anche se l'esistenzialismo fa capolino, a suo modo): arte e vita, romanticamente, ma anche playing the play, ossia teatro nel teatro, spettacolo nello spettacolo, tanto che, vedendo questo"Kean", bisognerebbe valutare come, tutto sommato, anche "La nuit americaine"di François Truffaut certo non ne derivi(là è cinema nel cinema), ma debba averne tenuto conto, pur con le debite differenze. Inoltre:  Gassman tiene conto di Bazin("L'Ontologie du cinéma"), dove il critico afferma che il cinema che traspone pièces teatrali deve rispettare l'origine teatrale del cinema stesso. Tragedia e jonglerie si fondono nel dramma, dove l'endiadi romantica amore-morte gioca un ruolo fondamentale. Recitazione(non solo Gassman, certo "mattatore" straordinario, ma anche Baseggio, A.M.Ferrero, la Rossi Drago, il Carotenuto forse più brechtiano )decisamente al di sopra del livello attuale...    EUgen Galasso