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La celeberrima storia di Quasimodo, il leggendario gobbo di Notre Dame, e della splendida gitana Esmeralda amata da lui e dall'arcidiacono Claude Frollo e dal capitano delle guardie Phoebus de Chateupers, torna ancora una volta sul grande schermo, con tanto di regista francese, proprio come Victor Hugo, lo scrittore che ideò il romanzo "Notre Dame de Paris" da cui appunto furono tratte innumerevoli versioni cinematografiche.
Le cose positive di questo film sono veramente poche: oltre ad essere fedelissimo al romanzo di Hugo (cosa che molti film non sono, specie nel finale che qui invece viene chiaramente riportato uguale identico a quello del libro), la sensuale e splendida interpretazione di Gina Lollobrigida (Esmeralda) e il misterioso e cupo arcidiacono Claude Frollo (Alain Cuny), Gringoire, Clopin, la scenografia e i costumi sono da lodare e sono praticamente perfetti e senza alcun difetto.
L'unica cosa che rovina questo film è Anthony Quinn (Quasimodo): oltre ad interpretare un gobbo che non ha per niente la gobba (se veramente si vuol chiamare così un brufolo sulla schiena con tanto di camminata da anziano arteriosclerotico), il famoso attore si comporta come un ritardato mentale con tanto di balbettii incomprensibili degni di un novantenne, incapacità di movimento e inespressività quasi totale. Con la sua interpretazione ha rovinato il film e il personaggio di Quasimodo che, nonostante i suoi innumerevoli difetti fisici, ha una propria personalità umana che Quinn ha completamente distrutto.
Forse sarà colpa anche della regia e della sceneggiatura, ma purtroppo è andata così.
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