Certo che i puristi del genere bellico avranno non poco da storcere il naso. Il budget è striminzito, patetica la trovata di camuffare la Graf Spee da incrociatore americano, con tanto di numero sulla fiancata e radar sull'albero (nel 1939 il radar non ce l'aveva ancora nessuno!). Povera la battaglia, inconsistente la trama delle schermaglie diplomatiche. Di maniera il doppiaggio. Tuttavia nella sequenza della snervante attesa del combattimento si respira qualcosa della vera epica della guerra navale, e viene dato dei tedeschi di mare un ritratto cavalleresco che è decisamente in controtendenza col cinema bellico dell'epoca. Anthony Quayle e Patrick Macnee rendono perfettamente l'idea degli ufficiali inglesi. La macchietta del giornalista ubriacone che fa la radiocronaca dal molo non aggiunge nulla al film.
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