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Il film ha la regia di Rudolph Maté che dopo essere stato direttore di fotografia ad Hollywood (5 nomination all'Oscar: Il prigioniero di Amsterdam, Fascino) nel dopoguerra si dedicò alla regia spaziando, senza risultati eccelsi, nei più vari generi: commedie, noir, western e fantascienza (L'uomo dei sogni, I 2 capitani, Quando i mondi si scontrano), insomma un discreto artigiano.
Ben (Tony Curtis) è un giovane giocatore d'azzardo che opera su un battello di lusso che naviga nel fiume Missouri nel Montana, fa il compare all'anziano Carrico (Donald Randolph), Ben viene messo in crisi dalla rovina di un giocatore sfortunato e decide di smettere, lo comprende offrendogli un lavoro un riccco allevatore Brad Comfort, nella notte sentendo strani ruomori va nella cabina di Brad che trova ucciso e viene aggredito da uno sconosciuto, Ben riesce a fuggire gettandosi nel fiume e vede allontanarsi una barca con l'assassino, i complici e una statua di legno che era nella cabina di Brad. Arrivati nella città di Helena, Carrico viene accusato di essere complice di Ben che assiste sgomento e impiccato. Il giovane contatta la sua ragazza Zoe (Colleene Miller) ballerina nel locale dell'equivoco Andre (Peter Van Eyck) che lo aiuta a fuggire; Ben va nell'Oregon con falso nome e impara a fare il cowboy, dopo alcuni anni decide di tornare ad Helena per smascherare i veri colpevoli, durante il viaggio si mette con Rick (Arthur Kennedy) vagabondo e furfante ma intelligente. Insieme riusciranno a scoprire la banda che faceva le rapine nel fiume capeggiata da Andre e che aveva come complice Matt il fratello di Brad che aveva messo nella statua di legno il bottino delle varie rapine. Ben riesce a convincere lo sceriffo della colpevolezza di Andre e di Matt, ritrova l'amore di Zoe e va via con lei.
Il film uscito nel 1955 seppure raccontando una vicenda interessante tratta da un romanzo, difetta di un'adeguata sceneggiatura, con personaggi inquadrati superficialmente, che sono stereotipi le cui mosse sono sempre prevedibili. La regia di Maté è modesta anche nelle scene degli scontri armati manca il guizzo per smuovere l'interesse dello spettatore, buona la fotografia in Technicolor (si vede l'esperienza del regista). Quanto alla recitazione non è in grado di sollevare la debolezza del racconto e qui si vede la carenza della regia. Tony Curtis era un bravo attore ma discontinuo, qui è già lanciato nella carriera (Il principe ladro, Houdini), ma alternerà la carriera con successi (La parete di fango, A qualcuno piace caldo) e con prestazioni mediocri, complice una vita disordinato con varie dipendenze: sesso, alcool, droga, nel film interpeta una parte di cui evidentemente non è convinto. Colleen Miller è la classica bella ragazza, categoria brun,e che la macchina tritatutto di Hollywood gettava nel mercato sperando che 1 su 100 sfondasse ma non aiutando a crescere professionalmente, interpretò pochi film di serie B e poi si dedicò alla famiglia. Bravo invece Arthur Kennedy eccellente attore sia protagonista che caratterista (Ore disperate, Qualcuno verrà, Là dove scende il fiume).
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