E' un film d'avventura ambientato nell'Egitto del primo '900, la regia è di Robert Pirosh, noto sceneggiatore (Ho sposato una strega di René Clair, L'inferno è degli eroi di Don Siegel, La veglia delle aquile di Delbert Mann con cui vinse un Golden Globe, Bastogne) e con un modesto curriculum di regista (La ragazza di Las Vegas, Allo sbaraglio).
In alcuni commenti si fa riferisce che per la parte del protagonista venne prescelto Vittorio Gasman poi sostituito da Robert Taylor, penso invece che il contatto si riferisse a un altro protagonista Philip Mercedes poi interpretato dall'attore argentino Carlos Thompson.
Ann Barclay (Eleanor Parker) è figlia di un famoso archeologo defunto che fino alla morte, era andato alla ricerca della tomba del biblico patriarca Giuseppe diventato vicerè del Faraone, volendo proseguire la ricerca del padre, cerca di coinvolgere Mark Brando (Robert Taylor) un archeologo/avventuriero che ha cominciato dalla gavetta e ha ha raggiunto fama nel suo lavoro, questi dapprima nicchia ma poi cede subendo il suo fascino. Ai 2 si aggrega il marito di Ann: Paul Mendes (Carlos Thompson) un italo spagnolo che in realtà l'ha sposata giacché la tomba di Giuseppe sarebbe vicina a quella del Faraone ricchissima di tesori. Paul è in combutta con un criminale Hamed (Kurt Kasznar) esperto trafugatore di reperti egizi, Ann con Mark e Paul fa un viaggio al Monastero di Santa Caterina nel MonteSinai dove trovano alcuni indizi, poi ritornano in Egitto presso gli scavi nella Valle dei Re. Il gruppo va incontro a molteplici avventure: tempeste di sabbia, punture di scorpione, Paul abbandona nel deserto la moglie perché ha scoperto dove sono i tesori , ma Ann è salvata da Mark, sono trovati da una tribù di Tuareg e l'uomo deve lottare a un duello con la spada contro un Tuareg, riesce a vincere e risparmia lo sconfitto, sono lasciati liberi e accompagnati dal tuareg si recano ad Abu Simbel dove in una cavità vicino a una statua c'é un tesoro, ma anche Paul che cerca di ucciderli ma poi precipita e muore. Ann e Mark quando tutto sembra perduto hanno un'intuizione e trovano la tomba del Faraone ma non voglio "spoilerare" il finale a sorpresa dato che il film è dato spesso in TV.
E' un buon film d'avventura, del genere alla ricerca di tesori perduti (vedi la saga di Indiana Jones), per la trama si può avvicinare al successivo film del 1957 Timbuctù con la regia di Henry Hathaway, anche qui presente un trio formato: dall'avventuriero esploratore (John Wayne), dalla donna (Sophia Loren) e dal suo spasimante (Rossano Brazzi), pure loro alla ricerca di un tesoro nel deserto, ma a mio avviso è un film di livello leggermenteinferiore. La valle dei Re ha il pregio di essere stato girato negli esterni in luoghi estremamente suggestivi come il Monastero di Santa Caterina sul Monte Sinai dove Dio si rivelò a Mosè o templi di Abu Simbel che poi furono rimossi dal posto originale quando fu costruito la diga di Assuan che creando un lago artificiale, avrebbe sommerso i templi. La trama è abbastanza ben congegnata: la ricerca della tomba di Giuseppe, l'ambiente dei tombaroli e dei trafficanti di reperti egizi (all'opera pure ai giorni nostri) che già mille anni a. C. depredavano le tombe, l'emergere dell'avidità per l'oro ma anche la ricerca del mistero che coinvolge Mark all'inizio scettico e poi particolarmente coinvolto. Ci sono scene realizzate non banalmente com il duello con spada e scudo, la tempesta di sabbia, ci sono scene ovviamente consuete come la danza del ventre, qui però eseguita da una brava danzatrice locale (Samia Gamal) e non la solità ballerina bianca che si spaccia per araba; ottime la colonna sonora con la presenza di alcune trascinanti melodie arabe e la fotografia in uno splendido Tecnicolor di un'incantevole ambientazione del deserto. L'interpretazione è nel complesso buona: Robert Taylor era un attore ormai star da anni, in grado di interpretare i più diversi personaggi passando dal Ponte di Waterloo a Quo Vadis, un accenno merita Eleanor Parker fulva attrice non solo bella ma anche brava che ebbe un lunga carriera dal 1941 agli anni '70, interpretando vari personaggi di ogni genere sempre con puntualità (Scaramouche, L'assedio delle 7 frecce, Un uomo da vendere, A casa dopo l'uragano, L'uomo dal braccio d'oro). Mediocre Carlos Thomson mentre il noto caratterista Kurt Kasznar (Lili, Timbuctù, 55 giorni a Pekino) interpreta con maestria il sordido e cattivo Hamed.
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