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Innanzitutto ti ringrazio per la correttezza(e non ti prendo in giro)con la quale hai risposto al mio ultimo commento(ciò dimostra che possiedi pienamente quel quoziente intellettivo che,in realtà,non ho mai dubitato che possedessi)avendomi elencato minuziosamente le mie pecche e le mie negligenze.
PREMESSA OBBLIGATORIA:non ti conviene prendere ciò che sto per scrivere come una mia"resa"nei tuoi confronti e perciò sarebbe un grave errore prenderla per una tua vittoria personale sul sottoscritto(anche perchè certe critiche da me lanciate non si smuoveranno dal mio cervello di un solo millimetro)ragion per cui suonerebbero totalmente idiote frasi come,ad esempio,"hei,amico,hai abbassato la cresta..."o roba del genere.
Personalmente non posso che condividere pienamente alcune parti del tuo giudizio impietoso tra i quali quello riferito al mio livello culturale letterario(che,effettivamente,non è entusiasmante ed è una pecca di cui il sottoscritto si fa pieno carico anche con l'intenzione di porvi rimedio)e ti ringrazio(non ti prendo per i fondelli)per avermelo ricordato poichè,pur non ritenendomi assolutamente un completo ignorante in materia(mi reputo invece un buon conoscitore della letteratura di Alessandro Manzoni)merito questo tipo di critiche(autori come Giacomo Leopardi fanno parte del nostro"essere italiani"e perciò meritano una minima conoscenza delle sue opere da parte di tutti)che,applicate al cinema,possono far capire quanto certe mancanze possono danneggiare la visione di certe opere(e non solamente di matrix,pultroppo...).
Hai ragione quando affermi che non ho replicato"granchè"alla tua recensione de I SETTE SAMURAI(anche se starla ad analizzare riga per riga avrebbe previsto un numero,almeno per me,eccessivo di righe e il mio scopo era quello di centrarne il"cuore"e,probabilmente,ho fallito)anche se continuo a pensare che classificare i samurai di questo film sotto l'epiteto di"ciccioni invertebrati"denoti una completa incapacità di apprezzare la poesia di quel realismo(era così che,probabilmente,combattevano REALMENTE in quel periodo e non certamente come O-Ren Ishii e"la sposa"sotto la neve)di cui A.Kurosawa ho sempre reputato un maestro assoluto.
Il sottoscritto non avrebbe mai voluto avere il"piacere"di imbattersi in una simile disputa(i confronti risultano produttivi quando avvengono in una tonalità serena ma ignoro se la pensi allo stesso modo)e certi commenti ammetto che me li sarei dovuti risparmiare e lo stesso vale per te che forse ti illudi che le tue recensioni siano superiori a quelle di tutti gli altri(non lo sono,fattene una ragione).
Tu sai benissimo da cosa era partita realmente la mia critica(in molti tratti goffa o eccessiva)fondata su un elemento di fatto REALE e che tu hai sempre,astutamente,evitato di affrontare(confermandomi che,su quel punto,ho sempre avuto ragione da vendere)ma che non ho intenzione di citare nuovamente perchè mi sono stufato.
Ti reputo un ottimo recensore(fortemente limitato da quel difetto che fai finta di non vedere)e mi piace leggere anche i tuoi commenti circa gli altri film in quanto sono un libero pensatore che apprezza le opinioni degli altri liberi pensatori.
Un ultimo appunto:ancora una volta,pultroppo,mi duole rimarcare l'alone di impenetrabile mistero che circonda alcuni titoli delle tue risposte e con"nagasaki,hiroshima...il cinefilo"confermi quest'ambiguo enigma che,in altrui occasioni,può costarti molte simpatie(e spero che tu sia a conoscenza delle immani atrocità a cui sono legati i nomi delle due città distrutte)e,nel mio caso,non può che lasciarmi di stucco per il completo menefreghismo,sia scritto con assoluto rispetto,da te dimostrato verso certe tragedie storiche e mi sarei divertito a leggere le tue reazioni se avessi scritto un titolo del tipo:"Stalin,Hitler...e claudus"riferito alla tua capacità di accettare le altrui critiche paragonabile a quella(ma non lo scritto perchè mi sarei veramente confermato un pirla)a quella dei quei due"signori"e giacchè mi reputo sano di mente certe castronerie non mi azzarderei di scriverle...e con questo ti saluto.
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