Hobson il tiranno |
||||||||||||
Un film di David Lean.
Con John Mills, Charles Laughton, Brenda De Banzie, John Laurie
Titolo originale Hobson's Choice.
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
b/n
durata 107 min.
- Gran Bretagna 1954.
|
||||||||||||
|
||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
realismo romantico e un po' nostalgicodi figliounicoFeedback: 51365 | altri commenti e recensioni di figliounico |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
venerdì 1 settembre 2023 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Grande interpretazione di Charles Laughton, l’avaro commerciante di scarpe padre burbero di tre figlie da maritare, affiancato da John Mills, l’abile quanto ingenuo ciabattino al suo servizio, in una commedia ironica ed al contempo romantica del 1954 tratta da un’opera teatrale di Harold Brighouse e diretta magistralmente da David Lean. Tipico esempio del cinema realista anglosassone, coniuga l’eleganza delle immagini, nella bellissima fotografia del premio Oscar Jack Hildyard, alla rappresentazione naturalistica degli ambienti sociali, da quello piccolo borghese della famiglia del bottegaio a quello degradato della misera periferia suburbana, popolata da operai come l’onesto dipendente del calzolaio alcolista. Il film è il seguito ideale delle trasposizioni dickensiane di Grandi speranze e di Oliver Twist continuando nella descrizione di una società vittoriana di fine ottocento rappresentata, in questo caso, in modo edulcorato e quasi nostalgico. La nobiltà appare munifica e distante, inarrivabile non soltanto per la rozza plebaglia dei sobborghi ma per tutte le altre classi sociali, la condizione della donna, in realtà subordinata al marito e con pochi diritti, si capovolge paradossalmente nella coppia del ciabattino e della figlia del proprietario del negozio, in cui è la donna che domina nel rapporto, così come le pessime condizioni di vita dei lavoratori non sono mai inquadrate dalla cinepresa che non scende mai nello scantinato, adibito a laboratorio sotto la bottega, ma si mantiene sempre al livello della classe media, la prospettiva da cui vede il mondo Lean o meglio quella del suo pubblico borghese o aspirante tale. La commedia, che a tratti assume i toni della farsa, come nella scena dell’inganno ordito dalla figlia maggiore per far sborsare al padre taccagno i soldi della dote per le due sorelle più piccole, racconta una storia ordinaria di gente comune, in cui ci si poteva facilmente riconoscere, con un lieto fine che utopisticamente alimentava negli anni in cui fu girato il film, quasi fosse una versione inglese del sogno americano, le speranze di un possibile riscatto sociale per le masse di lavoratori chiamate nell’immediato dopoguerra a fare lo sforzo più grande per risollevare il proprio Paese dalla povertà ad un passo dal boom economico.
[+] lascia un commento a figliounico »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di figliounico:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Festival di Berlino (1) Articoli & News |
|