Pane, amore e fantasia

Si l'ho messo fra i capolavori, ma perché lo è, all'inizio non gli fu riconosciuto, anche perché succede che quando un successo è imprevisto, e quindi non manovrabile, la critica e l'ambiente lo tollera male. Eppure ci sono tutti i germi e qualcosa di più di quella che sarà la nostra commedia vincente nel mondo. Lo aveva preceduto Castellani con Due Soldi di Speranza, ma questo dopo ebbe vita propria. Fu tutta una sorpresa e lo voci che sono corse dietro al film non si contano, si mormorava che il film era in pratica diretto da De Sica, ma oggi bisogna riconoscere a Comencini la propia farina. Fu un successo strasferico ed ebbe un incasso formidabile per la storia del cinema stesso. Portò fortuna a tutti: De Sica ebbe un rilancio straordinario come attore brillante, dopo le prove di capolavori neorealisti, la sua professione di attore era in calando; Gina Lollobrigida, dopo una gavetta di films di secondo piano, che però le permise di fare un'ottima formazione, ebbe un lancio eccezionale, che la lanciò nel mondo cinematografico internazionale; Marisa Merlini ebbe la sua notorietà che ancora oggi l'avvolge, anche se poteva essere più fortunata nelle proposte; Tina Pica, ormai anziana esplose come un fenomeno comico naturale, dopo una gavetta perenne sotto la regia, un po' invidiosa, di De Filippo; Memmo Carotenuto si affacciò al mondo dei grandi caratteristi... e così via, L'unico che pagò un po' caro il successo fu Comencini che passo parte degli anni '50 a farlo dimenticare con films poco più che passabili, ma poi riprese il suo grande cammino dagli anni '60 in poi.