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Monica e il desiderio |
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Un film di Ingmar Bergman.
Con Harriet Andersson, Lars Ekborg, John Harryson, Dagmar Ebbesen, Åke Fridell.
continua»
Titolo originale Sommaren Med Monika.
Drammatico,
b/n
durata 95 min.
- Svezia 1952.
MYMONETRO
Monica e il desiderio   
valutazione media:
3,92
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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L'amore come evasione
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| venerdì 15 febbraio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Collocato tra le prime opere della notevole filmografia bergmaniana, “Monica e il desiderio” (titolo originale “L’estate di monica”) ha come elemento centrale l’evasione di due giovani lavoratori di città, dalla pesante monotonia del quotidiano e soprattutto da amare vicissitudini familiari che ne hanno segnato il percorso di vita. Il film mostrò fuori dai confini svedesi il talento e l’originalità di Ingmar Bergman, complice anche, la splendida interpretazione di una giovanissima Harriet Andersson la cui sensualità suscitò quasi scandalo visti i tempi e confermò ancora di più la libertà espressiva di quello che sarà, poi, uno dei maggiori protagonisti della cinematografia mondiale. La reazione dei due giovani ci viene presentata sotto la forma di un amore breve ma intriso di passione, correlato alla fuga dalla città (una fredda e triste Stoccolma) verso un’isola periferica in cui una natura quasi incontaminata fà da sfondo e protezione all’illusione di una nuova vita dove conta solo il loro amore reciproco. L’illusione durerà giusto il tempo di un’estate, Monica porterà in grembo il frutto di quella passione e di quel breve momento di felicità, ma non riuscirà a sostenere le nuove responsabilità relative alla sua trasformazione da giovane donna a madre, in un finale dove l’elemento drammatico riacquisterà nuovamente vigore generando un forte sentimento di compassione verso lo scrupoloso ragazzo-padre. L’ultima sequenza è tra le più malinconiche della storia del cinema ed esprime tutto l’amore di Bergman per i propri personaggi e per la condizione umana
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