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Il patriota istriano-italiano Nazario Sauro, la cui vita è narrata, in sintesi da questo"Fratelli d'Italia"(1952, di Fausto Saraceni), film storico, ad alto tasso di drammaticità(con gli stilemi espressivi dell'epoca, certo): Si tratta di un episodio, quello della condanna a morte di Sauro, avvenuto nel 1916, precisamente il 10 agosto, quando l'Impero austro-ungarico era ormai da due anni impegnato nella Prima Guerra Mondiale e quindi aveva ormai poche chances di resistere alll'urto bellico e alle proteste popolari, nonché(appunto)alla spinta delle nazionalità e delle molte etnie presenti nell'ex-impero K und k, ovvero Imperial-regio Impero austro.ungarico, quello di "Cecco Beppe", come eranon usi chiamarlo all'epoca in Italia. Bianco e nero fosco, cupo, del resto-bisogna ammettere-in sintonia con il tema, complessivamente forse efficace dal punto di vista retorico-comunicativo(le sequenze relative al processo, con il drammatico confronto con la madre), con una capacità , appunto, comunicativa, di intercettare(all'epoca)sentimenti nazionali ancora"in corso", non moltissimi anni dipo la fine del Secondo Confliitto Mondiale, con l'interpretazione, probabilmente sintonica con il tempo, di Ettore Manni; la recitazione sua e degli/delle altri(e)interpreti è ostentata, in stile con quela teatrale dell'epoca, a quanto tramandato da varie testimonianze. Altri attorri allora emergenti, i cui nomi mi dicono qualcosa: Mario Feliciani, Carlo Hintermann, Riccardo Garrone, ma un altro particolare interessante è l'allora aiuto-regista Lucio Fulci, che poi avrebbe realizzato tanti B-movies di indubbio valore. El Gato
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