Mario Gromo
La Stampa
Un bellissimo film, vario e corposo, evidente e robusto. È: un film di malavita; ma questo ambiente e questi tipi sono visti da una umanità pensosa di quelle sorti, e che non trascura il necessario contrapposto di un po' di bene, di un po' d'aria pura. C'è il delitto e c'è l'amore, il vizio e la giovinezza, la delazione e l'amicizia; in una tessitura fitta, compatta, e qua e là con un respiro che trascende l'epoca, l'ambiente, lo schermo.
«Casque d'or» è realmente esistita. Bellissima bionda gigolette, ai primi del novecento per lei si urtarono due bande rivali di apaches, la banda di Manda e quella di Leca, le cronache dovettero occuparsene. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (2944 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957