matteo bettini 15 gennaio
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mercoledì 7 maggio 2014
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quando hollywood era al top
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Cantando sotto la pioggia rivela al mondo cinematografico la bravura e l'abilità non solo di G. Kelly ma pure di D. O. Connor, simpatico e brillante attore/ballerino noto per la serie di film su Francis, il mulo parlante. Il cast femminile non è da meno, con Jean Hagen - brava a interpretare la star svampita e doppiata in modo sublime dalla stessa doppiatrice della nera Prissy di Via col Vento, una scatenata D. Reynolds, che ispira immediata simpatia e fa capitolare il meraviglioso Kelly, e anche C. Charisse è della partita. La trama: quando negli anni '20 si passa dal muto al sonoro, la co-protagonista di un famoso attore (Kelly), a causa della sua squillante voce non riesce a integrarsi al parlato.
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Cantando sotto la pioggia rivela al mondo cinematografico la bravura e l'abilità non solo di G. Kelly ma pure di D. O. Connor, simpatico e brillante attore/ballerino noto per la serie di film su Francis, il mulo parlante. Il cast femminile non è da meno, con Jean Hagen - brava a interpretare la star svampita e doppiata in modo sublime dalla stessa doppiatrice della nera Prissy di Via col Vento, una scatenata D. Reynolds, che ispira immediata simpatia e fa capitolare il meraviglioso Kelly, e anche C. Charisse è della partita. La trama: quando negli anni '20 si passa dal muto al sonoro, la co-protagonista di un famoso attore (Kelly), a causa della sua squillante voce non riesce a integrarsi al parlato. Così la Monumental, casa di produzione evidentemente ispirata alla Universal, ricorre allo stratagemma di farla doppiare da un'altra attrice. Il cinema e l'amore, alla fine, trionfano. Vivace, contagioso e da guardare con gli occhi di un bambino. Ottimo film.
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il cinefilo
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giovedì 22 luglio 2010
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indimenticabile film musical americano
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TRAMA: La storia si svolge durante il periodo di transizione dal cinema muto a quello sonoro e un gruppo di personaggi si ritrova "coinvolto" in questo passaggio:un famoso divo del cinema(Gene Kelly,anche regista insieme a Stanley Donen),la sua compagna dalla voce orrida(Jean Hagen),la sua futura fidanzata(Debbie Reynolds) e un suo compagno(Donald O'Connor)che si ritrovano a fronteggiare vari problemi...COMMENTO: Questa pietra miliare del cinema americano rientra nella categoria di film giudicabili come "perfetti" sotto ogni punto di vista e merita sicuramente di essere visto almeno una volta nella vita.
Gene Kelly e Donald O'Connor sono due ballerini eccezionali,Debbie Reynolds e Jean Hagen sono azzeccate nei loro rispettivi ruoli,i numeri musicali cantati e ballati sono magnifici(fra tutti la storica sequenza del protagonista che canta la canzone SINGIN'IN THE RAIN)e la profonda vena umoristica che pervade l'intera pellicola e riesce a amplificarne la vitalità e l'irresistibile bellezza contribuisce enormemente a fargli meritare il titolo di capolavoro.
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TRAMA: La storia si svolge durante il periodo di transizione dal cinema muto a quello sonoro e un gruppo di personaggi si ritrova "coinvolto" in questo passaggio:un famoso divo del cinema(Gene Kelly,anche regista insieme a Stanley Donen),la sua compagna dalla voce orrida(Jean Hagen),la sua futura fidanzata(Debbie Reynolds) e un suo compagno(Donald O'Connor)che si ritrovano a fronteggiare vari problemi...COMMENTO: Questa pietra miliare del cinema americano rientra nella categoria di film giudicabili come "perfetti" sotto ogni punto di vista e merita sicuramente di essere visto almeno una volta nella vita.
Gene Kelly e Donald O'Connor sono due ballerini eccezionali,Debbie Reynolds e Jean Hagen sono azzeccate nei loro rispettivi ruoli,i numeri musicali cantati e ballati sono magnifici(fra tutti la storica sequenza del protagonista che canta la canzone SINGIN'IN THE RAIN)e la profonda vena umoristica che pervade l'intera pellicola e riesce a amplificarne la vitalità e l'irresistibile bellezza contribuisce enormemente a fargli meritare il titolo di capolavoro.
Il film,sotto l'aspetto narrativo,si può anche interpretare come una gioiosa "satira" di Hollywood,dei suoi stereotipi e dei suoi presunti miti(a differenza del film VIALE DEL TRAMONTO di Billy Wilder dove il regno Hollywoodiano che viene descritto come un immenso "mostro" che illude e inganna i suoi attori viene illustrato con una tonalità spietatamente drammatica)e dove appare totalmente incomprensibile la mancata vittoria di un qualsiasi premio Oscar.
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filippo catani
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venerdì 6 gennaio 2012
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musical d'autore
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Negli USA della fine degli anni '20 due famosi attori del muto cercano di adattarsi all'imminente arrivo del cinema sonoro. Questo porta dei problemi specialmente alla protagonista femminile che non ha esattamente una voce da usignolo.
Un ottimo musical giustamente pluripremiato che, oltre alle belle musiche e ai meravigliosi balletti e costumi, offre non solo una serie di divertenti battute ma anche una riflessione sul passaggio dal cinema muto a quello sonoro (tema ripreso nel recente The Artist). La coppia di protagonisti è a dir poco splendida e divertente e anche i personaggi di contorno non sono niente male. Certo fa una certa impressione vedere le prime mosse del cinema "parlato" con le voci registrate su disco.
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Negli USA della fine degli anni '20 due famosi attori del muto cercano di adattarsi all'imminente arrivo del cinema sonoro. Questo porta dei problemi specialmente alla protagonista femminile che non ha esattamente una voce da usignolo.
Un ottimo musical giustamente pluripremiato che, oltre alle belle musiche e ai meravigliosi balletti e costumi, offre non solo una serie di divertenti battute ma anche una riflessione sul passaggio dal cinema muto a quello sonoro (tema ripreso nel recente The Artist). La coppia di protagonisti è a dir poco splendida e divertente e anche i personaggi di contorno non sono niente male. Certo fa una certa impressione vedere le prime mosse del cinema "parlato" con le voci registrate su disco. Proprio da quì si sviluppa la scena penso più esilarante del film con il regista che cerca in tutti i modi di far parlare l'attrice nel microfono nascosto nella siepe senza che lei ci riesca. Per gli amanti del cinema è sicuramente un film da non perdere.
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samanta
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domenica 8 settembre 2019
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ho il sole nel cuore
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The sun's in my heart è una frase della canzone Cantando sotto la pioggia che dà il titolo al film, che era considerato il capolavoro dei film musicali, dico era perché questo titolo spetta a ormai a La La Land. Chazelle ha saputo ispirandosi ai vecchi musical tra cui questo rinnovare profondamente il genere, approfondendo la trama spesso molto esile in questi film, amalgamando la musica e quindi canzoni e balletti con il testo, evitando quegli a solo di ballo che servivano a mettere in luce la bravura dei ballerini e la coreografia, in questo film ad esempio il balletto (che non c'entra nulla con la trama) tra Gene Kelly e la bravissima Cyd Charisse in un night club.
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The sun's in my heart è una frase della canzone Cantando sotto la pioggia che dà il titolo al film, che era considerato il capolavoro dei film musicali, dico era perché questo titolo spetta a ormai a La La Land. Chazelle ha saputo ispirandosi ai vecchi musical tra cui questo rinnovare profondamente il genere, approfondendo la trama spesso molto esile in questi film, amalgamando la musica e quindi canzoni e balletti con il testo, evitando quegli a solo di ballo che servivano a mettere in luce la bravura dei ballerini e la coreografia, in questo film ad esempio il balletto (che non c'entra nulla con la trama) tra Gene Kelly e la bravissima Cyd Charisse in un night club.
La regia è di Gene Kelly e Stanley Donen, quest'ultimo in seguito dirigerà da solo molti film passati alla storia del cinema: musical (7 spose per 7 fratelli, Cenerentola a Parigi) commedie brillanti e gialle (Il giuoco del pigiama, Sciarada, Arabesque) e anche un curioso film di fantasciena Saturn 3. Donen che è morto quest'anno era ormai l'ultimo die grandi registi (anche se non ebbe mai un Osca) che resero grande il periodo d'oro di Hllywood.
La trama è riferita al periodo 1929-1930 quando improvvisamente si passa dal cinema muto a quello parlato, il cambiamento falcidiò un'intera generazione di attori, sostituiti da nuovi attori spesso presi dal teatro (tanto per citare, James Stewart, Henry Fonda, Humphrey Bogart, Spencer Tracy, Katharine Hepburn e così via...), nel film Don (Gene Kelly) e Lina (Jean Hagen) spocchiosa attrice incapace di recitare ma fare solo film muti, sono messi in crisi dalla novità del parlato, specie Lina che è costretta ad utilizzare una doppiatrice Kathy (Debbie Reynolds) che recita e canta per lei, ma il suo tentativo di mascherare il fatto e di rovinare la carriera di Kathy va vuoto e Don e Kathy faranno copia non solo nel cinema ma anche nella vita essendosi innamorati.
La trama come si è detto è esile, ma ben diretta e soprattutto ben recitata, ricordiamo Debbie Reynolds brava attrice, cantante e ballerina, che morì il 28 dicembre del 2018 il giorno dopo la morte della figlia Carrie Fisher (La principessa Leila di Star wars) una donna forte che seppe affrontare le avversità della vita con coraggio e che la stroncò la morte improvvisa della figlia, brava anche Donald O'Connor come attore cantante e mimo, che interpreta Cosmo l'agente di di Don e che è il terzo che appare nei manifesti del film rappresentato a cantare sotto la pioggia, quanto a Gene Kelly era un grande ballerino e anche un ottimo attore (lo ricordiamo nei Tre moschettieri). La musica è anch'essa essa molto bella alcune canzoni a prescindere di Singin in the rain sono ancora adesso famose , come Good Morning e You Were meant for me (cantate entrambe da Debbie Reynolds e Gene Kelly). Come al solito perfette le coerografie e i colori di un film girato tutto in interni.
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luigi chierico
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sabato 14 giugno 2014
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straordinario
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I fratelli Lumiere nel 1888 realizzano la prima proiezione che apre il mondo al cinema muto,da Chaplin a Rodolfo Valentino e tanti altri. Nel 1927 il primo film sonoro “Il cantante di Jazz” manda a casa tanti attori del muto. Quella che sembrava una crisi per le case cinematografiche, si rileva invece, per Hollywood, quella fortuna nota come “la mecca del cinema”. Questo eccezionale film con musica, danza,colore, inventiva, coreografia,ilarità racconta il trapasso dal muto al sonoro, un mondo che muore ed uno che nasce. Sulle ceneri del primo nasce il Cinema che da circa un secolo con tantissimi attori ed attrici ha raccontato migliaia di storie,facendoci compagnia ed alimentando la nostra fantasia ed immaginazione.
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I fratelli Lumiere nel 1888 realizzano la prima proiezione che apre il mondo al cinema muto,da Chaplin a Rodolfo Valentino e tanti altri. Nel 1927 il primo film sonoro “Il cantante di Jazz” manda a casa tanti attori del muto. Quella che sembrava una crisi per le case cinematografiche, si rileva invece, per Hollywood, quella fortuna nota come “la mecca del cinema”. Questo eccezionale film con musica, danza,colore, inventiva, coreografia,ilarità racconta il trapasso dal muto al sonoro, un mondo che muore ed uno che nasce. Sulle ceneri del primo nasce il Cinema che da circa un secolo con tantissimi attori ed attrici ha raccontato migliaia di storie,facendoci compagnia ed alimentando la nostra fantasia ed immaginazione.
Film memorabili di ogni genere,tra tutti questi si pone ed impone il musical “Cantando sotto la pioggia”. La cantante al cantante raccomanda, sul portone di casa ( oggi lo avrebbe portato in casa e…), “Non ti bagnare, la pioggia, benché la chiamino rugiada, è pericolosa” e lui la rassicura:”Ma il cuore è pieno di sole e canta felice stasera”.
La pioggia scende giù abbondante, non c’è nessuno per la strada ma il protagonista che dal muto passa al sonoro, manda via il taxi e, felice, balla e canta senza un impermeabile, soltanto col cappello in testa L’ ombrello chiuso, non gli serve, balla con lui. Vuole bagnarsi sotto una pioggia liberatrice. Una scena che non si può dimenticare, ma non basta, a danzare è addirittura Gene Kelly ! e non canta una canzone qualsiasi ma “Cantando sotto la pioggia ovvero “Singin’in the rain”, bellissima.
Il film è così una specie di catarsi, l’uomo che caccia via le preoccupazioni, i dispiaceri, le contrarietà attraverso un ballo sotto la pioggia. Sono certo che chiunque nella vita avrebbe voluto essere almeno per una volta, per un’ora, Don Lockwood. Il cinema musical scacciapensieri per eccellenza. Dopo averlo visto ti senti diverso, libero, lontano dalla realtà quotidiana, Gene Kelly, Cyd Charisse, Debbie Reynolds, Donald O'Connor, Jean Hagen, egregiamente diretti da Stanley Donen e dallo stesso Gene Kelly ti hanno trasportato in un idillio. Le tante trovate per passare dal muto al sonoro, un microfono nascosto, come ancora oggi si intravede per errore tra i fiori, in un vaso, appeso al portalampada, sono geniali. Cyd Charisse, bravissima e bella come sempre,non ha bisogno di mostrare nude le sue lunghe gambe per apprezzarle, sono belle così come sono, in un vortice di movimenti che ricordano tanti altri suoi film ad esempio Brigadoon, anche con Gene Kelly.
Donald O’Connor (chi non lo ricorda nel film “Il mulo parlante” ?) è straordinario, dalle mille trovate, avrebbe meritato un oscar, oggi 3 !. Per passare al sonoro occorreva, ed occorre, andare a scuola di dizione e fonetica, occasione buona per i 2 protagonisti per esibirsi in un frenetico ballo di tip-tap. Quanti ancora oggi non vanno a nessuna scuola, basta che sappiano aprire bocca…. e talora per usare un linguaggio scurrile o a molti sconosciuto (napoletano, pugliese, romanesco, veneto ecc.) E quanti oggi cantano in playback come la protagonista del musical che, scoperta, suscita la risata generale di tutti gli spettatori? Il film, però, è ambientato agli albori del sonoro, quasi un secolo fa!
Se sei triste e malinconico prova anche tu a scendere per strada sotto la pioggia e balla e canta, non c’è bisogno di essere Don Lockwood, ovvero Gene Kelly, per ritrovare la gioia di vivere.chibar22@libero.it
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