In mano ad un regista come Robert Aldrich o Anthony Mann avrebbe potuto essere un capolavoro.Invece,certe situazioni e sterotipi tipici dei western dell'epoca finiscono per minare l'insolita durezza con cui viene ridicolizzato l'esercito americano.I protagonisti sembrano,come è stato già scritto,anticipare quelli di "Quella sporca dozzina"(ci sono un ubriacone,un razzista,un rinnegato,un disertore,persino un arabo soggetto a crisi di violenza)e gli indiani quasi appaiono in luce migliore.Ma il finale impone la consueta vincita dei soldati,e tutto l'odio,il rancore,il desiderio di morte nei confronti di Lance ovviamente finiscono per dissiparsi.La parte centrale è sufficientemente tesa,e la confezione povera così come il bianco e nero accentuano il senso di isolamento.Ma la regia è elementare,senza guizzi.Ed è un peccato che non si mostri la fine dei due soldati accecati dall'odio reciproco che si picchiano selvaggiamente mentre gli indiani che li tengono prigionieri assistono esultando(è la scena migliore del film).Per quanto ne so la versione che ho visto è quella originale integrale,la durata corrispondeva.Forse mi sono distratto,succede....
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