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Per avere un'idea degli anni Cinquanta del 1900, anzi proprio dell'anno"tòpico"1950, che segna lo spartiacque del secolo"breve", ossia"quando non c'eravamo", ricorrere ai film è cosa opportuna, anzi necessaria. Allora questo"Miss Italia"di Duilio COletti, commedia agrodolce, ma con tratti anche dark e noir, dove la"femme perdue", la"dark lady""si riscatta"(tutto un po'nella versione clericale allora imperante, come si sa)sacrificandosi insieme al"vilain", di cui ha scoperto un tragico gioco che, per un errore-scambio di valigia, crea tanti grattacapi a un "sempliciotto"molto ingenuo, mentre da pendant fa la"brava ragazza", dapprima restia ad accettare la sua partecipazione al concorso, avvenuta solo per desiderio paterno e incoraggiamento amichevole dello scrittore che aspira alla sua mano...Prime miss Italia, tutto in bianco e nero, molto terso e per nulla"riposante", con la fotografia(che accentua i toni dark di cui s'è detto)del praticamente esordiente Mario Bava, che sarà poi scenografo e regista in proprio di piccoli capolavori thriller ma soprattutto horror, con forti iniezioni di"fantastico". Molto "show", qualche esibizione, soprattutto di gambe, ma la censura era molto vigile(anche negli States, per dire, not only in Italy...)e un po'di"edificazione"non faceva/fa mai male... con la partecipazione apprezzabilissima di Carlo Campanini nel ruolo di un curato di paese. La Lollobrigida allora dev'esser stata allo zenith del suo successo, nei suoi fulgidi"glorydays". Altri nomi oggi non ci dicono molto. El Gato
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