Mario Gromo
La Stampa
Più che un film abbiamo l'omonima commedia di Tennessee Williams, inscenata sullo schermo con cura e con bravi attori. In tali casi il cinema si fa divulgatore di testi teatrali (come già per Morte di un commesso viaggiatore), rispettandoli, servendoli; sforzandosi talvolta di ampliarne ritmi e vibrazioni (come per Un tram che si chiama Desiderio), o di sottolinearne simbologie e allusioni, come in questo Zoo di vetro. La commedia,di simbologie e allusioni, non è certo. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (2068 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957