La carovana dei mormoni

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Un film di John Ford. Con Ward Bond, Harry Carey Jr., Ben Johnson, Joanne Dru, Charles Kemper Titolo originale Wagon Master. Avventura, b/n durata 86 min. - USA 1950.
   
   
   

film raffinato e compesso Valutazione 5 stelle su cinque

di Ezechielelupo


Feedback: 515 | altri commenti e recensioni di Ezechielelupo
lunedì 20 dicembre 2021

Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.
Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
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Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

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Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

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Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.

Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.

Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.
Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.
Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.
Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.
Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.
Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.
 
Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.
Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.
Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.
 
Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.
Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.
Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.
 
Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.
Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.
Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.
 
Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.
Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.
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Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.
Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.
Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.
 
Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.
Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.
Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.
 
Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.
Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.
Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.
 
Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.
Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.
Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.
 
Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.
Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.
Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.
 
Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.
Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.
Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.
 
Film complesso, a mio avviso non adeguatamente apprezzato né dai critici né dal pubblico. Sotto una trama apparentemente semplice, il viaggio di una carovana di Mormoni, si nasconde tutto uno spaccato della società del West. Banditi, sceriffo, giovani scout commercianti di cavalli, i Mormoni, gli Indiani, un dentista/venditore di farmaci ambulante e le sue due aiutanti continuano ad intrecciare ordinatamente le loro azioni/reazioni sino all’imminente arrivo a destinazione e alla salvezza in extremis della carovana.
Qui   il film termina con un grosso punto interrogativo, che si percepisce solo se ci si sofferma sui due scout e sulle due ragazze che a loro piacciono.
Vi è una coppia, semplice e positiva, che si mette insieme sin dall’inizio senza porsi tanti problemi e, agendo con naturalezza, pone le basi sia per la salvezza della carovana sia per la loro futura vita in comune.
La seconda coppia, ben più elegante e raffinata, raffigura chi, con molte più doti e capacità, non sa però decidere sul proprio futuro che presenta loro, per ciò stesso, più possibilità. La ragazza, bella, impavida e apparentemente decisa, è diretta inizialmente verso un destino difficile da realizzare: sapendo cantare e ballare, con la sua bellezza pare sprecata come imbonitrice per un dentista, e si può pensare come destinata ad essere attrice, ballerina e cantante su un battello attrezzato per spettacoli, o semplicemente in un saloon di lusso, dove saprà farsi apprezzare e rispettare. Non certo ad un destino di farmer o ranchera.
Questa sua complessa personalità ci viene subito descritta, e con una sola immagine, quando la carovana incontra il carro del dentista e salva gli occupanti: la ragazza, che suona e canta pur se sta per morire di sete, dispiega sullo schermo la sua gonna bianca che sembra immensa e informe, ossia aperta ancora a tutte le possibilità di modellato, a tutte le evenienze. Anche il ragazzo, pur essendo uno scout che doma i cavalli selvaggi e li vende, ha anche la passione per l’eleganza ed il poker, è cioè anch’egli aperto a molteplici possibilità di vita. Pure i loro rapporti di coppia sono contrastati ed altalenanti. Conseguentemente, se si è attenti, si nota il punto interrogativo finale. In certi film di carovane, quando sul finale una ragazza sale a cassetta vicino ad un ragazzo su un carro (vedi ad esempio “Là dove scende il fiume”), significa che sono innamorati e intenzionati ad unirsi. Così fa la prima coppia, sono a cassetta insieme, il ragazzo bacia appassionatamente la ragazza che lo guarda stupita ma con affetto consenziente.
Nella seconda coppia, anch’essa a cassetta insieme, non vi sono baci, e lei guarda lui con palese indecisione e perplessità: si uniranno e saranno allevatori di bestiame o agricoltori? Diventeranno giocatore di poker e attrice, o cos’altro? Lo sguardo di lei tiene aperto il finale, palesemente per loro non concluso, ad ogni nostra possibile ipotesi.
Per la bellezza e la raffinatezza delle immagini, la scorrevolezza della trama, lo studio psicologico dei personaggi non posso che assegnare 5 stelle, ricordando anche che Ford lo poneva tra i suoi films prediletti e meglio riusciti.

 

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