I figli della violenza

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Un film di Luis Buñuel. Con Miguel Inclan, Estela Inda, Alfonso Mejia, Roberto Cobo, Alma Delia Fuentes Titolo originale Los olvidados. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 88 min. - Messico 1950. - Cineteca di Bologna MYMONETRO I figli della violenza * * * 1/2 - valutazione media: 3,56 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

I FIGLI DEL MALESSERE Valutazione 4 stelle su cinque

di fedeleto


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venerdì 23 marzo 2012

In un Messico che non offre molto, dove la miseria e' tanta,dei ragazzi vivono la giornata con piccoli furti e atti delinquenziali.Tra loro appena arriva Jaibo,appena uscito dal riformatorio,le cose incominciano a cambiare.Jaibo uccidera' un ragazzo che crede colpevole di aver fatto la spia per incastrarlo,e Pedro invece tenta di cambiare vita conoscera' un ragazzino che aspetta il padre che vive da poco con un cieco a cui i ragazzi hanno fatto dispetti,e trovera' anche un lavoro come arrotino ma Jaibo rubando un coltello lo fara' accusare e finire in riformatorio,dove Pedro sembrera' per la prima volta capire cosa vuol dire essere amato poiche' la madre(che lui ama al livello edipico) non lo considera mai e non vede l'ora che se ne vada poiche' egli e' un parto di uno stupro.Peccato pero' che anche al riformatorio dove il direttore gli dara' la sua fiducia facendolo uscire dandogli del denaro per comprargli le sigarette provando la sua fiducia,Jaibo ancora una volta lo mettera' nei guai rubandogli i soldi del direttore.Tra i due nascera' un odio sfociando nella morte del povero Pedro,e Jaibo morira' poco dopo ucciso dalla polizia.Ma il corpo di Pedro verra' buttato nella spazzatura da Maria e suo padre che non vogliono avere coinvolgimenti con le forze dell'ordine.Luis Bunuel ,dopo Gran Casino e il Gran Calavera ,dirige forse uno dei suoi piu' grandi capolavori.La sceneggiatura firmata dalla stesso Bunuel e Luis Alcoriza,e' estremamente toccante e profonda.Fin dall'inizio del film assistiamo ai ragazzi che mimano una corrida(l'assurdita' dei poveri ragazzi vittime come tori e matador del pubblico che in questo caso e' la vitao lo spettatore che guarda e si diverte) per poi arrivare all'arrivo di Jaibo,inquadrato come fosse un eroe con il suo fare spocchioso e messo al centro della mdp,un vero e proprio piano d'attenzione che lo rende quasi un eroe(l'ironia ovviamente e' da cogliere).Poco dopo incominciano le avventure-disavventure dei poveri ragazzi,dal maltrattamento di un povero cieco,al divertimento di picchiare e togliere un povero storpio dalla sua bassa carrozzella,fino alla morte dei due protagonisti.Ma una sequenza che merita e' senza dubbio la scena onirica di Pedro.All'inizio vediamo che il corpo dorme e l'anima esce dal suo interno per essere spettatrice di visioni future in un certo senso,infatti Pedro sotto il letto vede il ragazzo ucciso da Jaibo urlante e sporco di sangue ,dunque il ricordo della morte del ragazzo lo disturba ,ma esso si trova sotto il letto,ovvero una sorta di metafora sull'essere sottoterra,invece la madre vista letteralmente come una madonna da' della carne al figlio che le dice perche' non mi dai mai da mangiare,ma appena la madre si avvicina con la carne esce Jaibo da sotto il letto e afferra anche lui la carne ,pertanto i due litigano quel pezzo di vita.Il significato a questa sequenza e' chiaro,ovvero la carne rappresenta la vita ma in questo caso anche il desiderio sessuale della madre,che Jaibo consumera',e Pedro invece mai,ma allo stesso tempo la carne rappresenta anche una possibilita' di rendere lo spirito materia e quindi di non morire ma cio ' appunto non acccadra' perche' entrambi non mangeranno la carne e moriranno ovviamente in maniera diversa.Ma un'altro particolare da non scordare e' il piccolo tocco di erotismo che traspare in alcune sequenze,ovvero la scena del latte sulle gambe di Maria (il latte per la sua binachezza si riconduce ad un elemento chiaro come l'erezione) e la madre con le sue gambe scoperte che attrae Jaibo .Ma ad ogni modo il film di Bunuel e' un autentico capolavoro,un discorso su come l'adolescenza (che dovrebbe essere il momento migliore della vita)diventi una lotta per sopravvivere,e la violnza sia forse l'unico modo che i ragazzi hanno per esprimere la loro mancanza d'amore familiare,la colpa forse come dice il commissario e' di voi genitori,che non capiscono nulla di come vivono le loro povere creature.Un piccolo gioello neorealista che con la sequenza onirica ci riporta al Bunuel di un tempo,ma la violenza presente nel film non e' poca e a volte puo' disturbare seppur non arriva mai all'intollerabile.Rimane impresso comunque piu' il personaggio di Pedro che nonostante cerchi di cambiare vita e' tutto inutile e futile poiche' ormai il suo declino per il rapporto con Jaibo e' come un buio che gradualmente avvolge i protagonisti del film.Da vedere.

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