Gian Luigi Rondi
Il Tempo
Proibito rubare di Luigi Comencini, impostando il problema dell’infanzia traviata alla maniera di Boys Town, invita a trarne soluzioni più schiettamente italiane: quasi un richiamo pratico a soccorrere quelle opere che, come in America l’istituzione di Padre O’Flanagan, stanno sorgendo anche da noi; e a sanare se possibile, questa dolorosa piaga comune ai dopoguerra di tutte le nazioni (un film ungherese, È accaduto in Europa di Géza Radvonyi, ci informa infatti che una situazione analoga esiste anche di là dalla Cortina di Ferro, nel cuore dei Balcani). [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (2628 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 22 Luglio 1948