Film spensierato, di puro intrattenimento, esemplare della classica commedia americana, sebbene siamo ben lontani dai vertici più alti toccati dal genere.
Il meccanismo che genera il divertimento del pubblico si basa nel susseguirsi di situazioni al limite del disastroso che si verificano a danno del protagonista, il quale a sua volta costituisce la vittima perfetta e quasi si merita tutte le complicazioni e traversie che gli cadono tra capo e collo, perché se le è andate a cercare.
L'argomento trattato è tristemente noto a chi si imbarca nell'avventura di acquistare una casa; l'aumento vertiginoso delle spese è qui descritto in modo paradossale ed è certamente enfatizzato, ma non è poi così lontano da quanto avviene nella realtà, sicché lo spettatore che ci è passato vi si riconosce.
Buono il ritmo della narrazione; la sceneggiatura tuttavia è un po' ripetitiva e non ha particolari slanci, pertanto rischia di stancare alla lunga, esito che viene evitato solo in parte, grazie alla durata saggiamente contenuta.
Bravi gli attori. Cary Grant è insuperabile in commedie come questa; la sua parte la recita praticamente ad occhi chiusi, risultando simpatico e piacevole come al solito. Altrettanto a suo agio nella parte Myrna Loy, che con Grant forma una coppia molto affiatata e ben assortita; divertentissimi i duetti tra le due star hollywoodiane, tra cui si ricordano principalmente le scene nel bagno di casa, dove i due sono bravissimi a far risaltare le piccole difficoltà quotidiane dovute dalla necessità di condividere spazi particolarmente angusti. C'è anche Melvyn Douglas, sempre bravo e gradevole da vedere in scena, che riveste una parte alla quale si chiede di dare un ulteriore alleggerimento alla pellicola.
Regia ordinaria, che sta soprattutto attenta a valorizzare il buon cast: compito in realtà molto semplice.
Ad ogni modo la pellicola è godibile e mette di buon umore offrendo un'ora e mezzo di allegra evasione.
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