Mario Gromo
La Stampa
Complesso e impegnativo, faticoso e snervante, il mestiere di regista è affrontato da pochissime donne; e fra queste Jacqueline Audry è delle più preparate. Segretaria d'edizione di Pabst, di Cloche e di Delannoy, poi attenta documentarista, quando affronta la regia ha le sue preferenze, che vanno da Colette a Sartre; e di Colette dirige Gigi e L'ingenua libertina, con un'aderenza intelligente, che la porta a scrutare vicende di donne in momenti e in ambienti inconsueti.
Non staremo a raccontare ciò che accade a Gigi. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (2581 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957