Germania Anno Zero |
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Un film di Roberto Rossellini.
Con Franz-Otto Krüger, Edmund Moeschke, Barbara Hintze, Ernst Pittschau.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
b/n
durata 75 min.
- Italia 1948.
MYMONETRO
Germania Anno Zero
valutazione media:
4,44
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Neorealismo simbolicodi EugenioFeedback: 35481 | altri commenti e recensioni di Eugenio |
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venerdì 22 ottobre 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Cinema con la C maiuscola. Cosi'si puo'definire "Germania anno Zero", l’ultimo film appartenente alla trilogia della guerra che il regista Roberto Rossellini aveva inaugurato con “Roma città aperta”.Attori semi-professionisti si muovono in una Berlino ridotta allo stremo, in seguito ai bombardamenti che ridussero la città tedesca a un cumulo di desolanti macerie; tra essi spicca la figura di un giovane adolescente,caro alle tradizioni neorealiste,Edmund, che,appena dodicenne, è costretto, per la sua sopravvivenza e quella dei suoi cari ad arrangiarsi nella misera realtà del dopoguerra.Gia’ De Sica in Sciuscia’,aveva analizzato il difficile rapporto del mondo pre-adolescenziale, contestualizzandolo a una realtà cruda,fatta di miseria,sopraffazione,quale quella successiva ala seconda guerra mondiale,concentrandosi sulla complessa capacità del popolo di guadagnarsi il pane per non morire di stenti;Rossellini,va oltre. In Germania Anno Zero abbiamo un microcosmo di giovinezza perduta, drammaticamente esistenziale. Edmund non lotta per se’ stesso,cerca di guadagnare per la famiglia,per il padre malato, per il fratello disertore.Per far questo,è disposto a partecipare con i compagni piu’ adulti a piccole ruberie, a diffondere miseramente il credo nazista,sotto la spinta di un suo vecchio professore,ridotto a una macchia umana dal sapore nietschiano. L’ex docente instaurera’ con Edmund un rapporto di implicito intendimento, instillando nella mente del ragazzo gia’ provata dalle sofferenze,il credo "Homo homini lupus” : se sei forte vincerai, se sei debole sei destinato a soccombere. Come una bestia affamata di verità e col cuore colmo di incertezza, Edmund partorirà la difficile scelta di uccidere il padre avvelenandolo. Le conseguenze di tale gesto saranno irreparabili: dopo aver confessato al cinico tutore l’empio gesto e dopo aver subito i rimproveri da parte di questi (che temeva di essere accusato e coinvolto nel parricidio) al giovane ragazzo non resta che ricercare nei suoi compagni la complicità amichevole; ma, il legame con essi è oramai incrinato per sempre.Rifiutato da tutti e in preda al rimorso, inizia il suo lungo vagabondare per la periferia berlinese; tra sassi,macerie, si inoltra in una chiesa bombardata. Salendo fin sul campanile, alla vista del carro funebre che trasporta il feretro del padre,totalmente incapace di affrontare la realtà, si uccide, buttandosi nel vuoto. E’ un neorealismo particolare quello che si respira in questa pellicola; alle macerie e ai bombardamenti fisici della città, corrispondono,quasi in un gioco di specchi, i tumulti interiori che, metaforicamente, vive il giovane Edmund.L’intento del regista è dunque quello di fondere il dramma umano con la realtà sociale, coniugare i turbamenti d’animo con la presa di coscienza di una realtà meschina e misera. Numerose son le scene memorabili variabili da un registro terreno ad uno piu'intimista: il continuo girovagare del ragazzo senza meta tra palazzi e chiese diroccate, i dialoghi con il mellifluo professore, il suono d’organo proveniente da una chiesa, simbolo della promessa di vita e di Dio,la tragica realtà del sub-affitto,le lunghe scene mostranti la corse del giovane,quasi in fuga dalla realtà.Un neorealismo "simbolico"che consacrerà Rossellini in Francia e negli Stati Uniti,ispirando,i registi della Nouvelle Vague,Godard e Truffault, i quali riconosceranno l’influenza che ebbe il maestro Rossellini nella produzione dei loro capolavori successivi.
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