Il film del 1945 ha la regia di John M.Stahl, il regista prima del muto e poi del parlato, morto pochi anni dopo il film ancora giovane, era un solido mestierante di Hollywood con alle spalle numerosi film pregevoli (Lo specchio della vita antesignato nel' esposizione dei problemi razziali e che avrà un remake di successo nel 1959, Le chiavi del Paradiso che lanciò Gregory Peck).
La trama: il film è narrato come un lungo flash back in cui Glen Robie (Ray Collins per intenderci il tenente Tragg della serie Perry Mason) narra le vicende di Ellen Berent (Gene Tierney) che con la madre vedova e la sorellastra (in realtà una cugina adottata) Ruth, conosce in treno Richard scrittore che casualmente è stato invitato insieme ad Ellen e famiglia a casa di Glen come suoi ospiti in uno splendido ranch del West. Ellen si inamora fulmineamente di Richard e rompe immediatamente il fidanzamento con Russel (Vincent Price) e dopo pochi giorni si sposa con Richard all'inizio perplesso e poi affascinato dal lei che fa la moglie perfetta ma che non vuole intrusi in casa. In realtà Richard ha un fratello storpio che uscito dall'ospedale vuole ritornare nella casa che posseggono vicino ad un lago, Ellen malvolentieri acconsente e poi la sua follia scoppia, lascia affogare nel lago Danny che lei incitava a nuotare, poi scoprendo la simpatia che Richard ha per Ruth fa di tutto per allontanarla, incinta temendo che il figlio possa distrarre l'amore del marito abortisce fingendo un incidente, il marito che scopre tutto questo davanti alla sua confessione la lascia. Ma lei si vendica atrocemente: si suicida con il veleno facendo in modo che la colpa ricada su Ruth che viene processata, ma alla fine davanti alla confessione del marito in Tribunale, la ragazza viene assolta e Richard dopo avere scontato 2 anni di prigione per non avere detto subito la verità troverà nell'affetto di Ruth la felicità.
Il film risulta di un'estrema modernità, descrive l'amore esclusivo e possessivo, in questo film prima verso il padre morto improvvisamente (suicida?) e poi verso il marito, amore che non permette alcuna intromissione nel rapporto con l'altro e che è stato richiamato in più film : ad esempio: Obsession con Jessica Lange o Attrazione fatale di Adrian Lyne con Glenn Close; il titolo originale Leave Her to Leaven "lasciala in paradiso (lei e le spine che la pungono)" è scespiriano tratto da l'Amleto. In questo film avvalendosi di una Gene Tierney, validissima attrice oltre che bellissima (ebbe la nomination all'Oscar), il regista narra come le follie lucidamente represse, ad un tratto esplodano nella mente umana, portando a gesti inconsulti e alla propria distruzione. La follia della protagonista consiste nel fatto che l'amore deve essere assoluto e nessuno (neppure un figlio) può entrare in questo recinto esclusivo Della ottima recitazione di Gene Tierney si è già detto, rimane un'attrice tra le migliori del cinema americano e che venne definita la più bella di Hollywood; Gene Tierney 10 anni dopo il film dovette affrontare 7 anni di cure psichiatriche prima di ritornare al cinema e ad una vita tranquilla con il secondo marito, malattia causata da una serie di tragedie familiari: una figlia gravemente handicappata e sentimentali: tra l'altro innamorata di John F. Kennedy che non la sposò per non compromettere la sua iniziale carriera, fidanzata ufficiale con Ali Khan, venne lasciata all'improvviso, venne pure ingannata da Spencer Tracy. Per quanto riguarda gli altri attori: bravi Jeanne Crain e Vincent Price, un pò ingessata la recitazione di Cornel Wilde. Ottima l'ambientazione, l'agilità delle scene, una fotografia splendida (ebbe l'Oscar) in un magnifico Technicolor. Martin Scorsese definì questo film che apprezza "un noir in Technicolor", rimangono indimenticabili le scene del funerale del padre di Ellen con la figlia che sparge a cavallo le sue ceneri nelle montagne e la morte di Danny che chiede aiuto e affoga sotto gli occhi gelidi di Ellen.
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