Enrico V

Mario Gromo

Nella breve storia del cinema Laurence Olivier, dopo Enrico V, vuole una pagina per sé. Ottimo attore anche per lo schermo (La voce nella tempesta, Rebecca), la sua arte nacque e s'impose all'«Old Vie»; ed è nel nome di Shakespeare che si è fatto regista. (Altri tentativi di «riduzioni» shakespeariane erano stati soltanto dei tentativi, basti ricordare Otello con Werner Krauss e Lil Dagover, La bisbetica domata con Mary Pickford e Douglas Fairbanks, Il sogno di una notte di mezza estate di Reinhardt, e quel Romeo e Giulietta, di Cukor, con adolescenti amanti i non più giovanissimi Leslie Howard e Norma Shearer, e con Capuleti e Montecchi che entravano in scena come due solenni e variopinte squadre di calcio). [...]

di Mario Gromo, articolo completo (6095 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957