Mario Gromo
La Stampa
Fra i nostri film di propaganda non poteva mancare quello dedicato al sacrificio dei nostri cappellani militari sul fronte russo; e pur tra visioni serrate di una lotta cruenta, e fra pause dettate da una trascendente elevazione, dal pensiero e dall'amore di Dio, la figura di questo eccezionale protagonista, che segue e assiste i nostri soldati nella loro battaglia contro i «senza Dio», non poteva non diventare l'alfiere di una vibrante propaganda antibolscevica. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (1554 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 28 maggìo 1943