Mario Gromo
La Stampa
La «bellissima - di cui si favoleggia» fu certo una delle figure più singolari del nostro Risorgimento. Inviata da Cavour a Parigi nel febbraio del 1856, riuscì ben presto ad avere una grande influenza sull'animo di Napoleone III. In quale misura ella poté porre quella sua influenza al servizio della politica di Cavour non si può dire con esattezza, perché il suo carteggio diplomatico fu distrutto: ma è indubbio che nei quasi quattro anni durante i quali ebbe grande spicco alla corte (nel 186o cadde repentinamente in disgrazia) l'opera sua fu certo utile alla tela che Cavour andava tessendo. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (2137 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 18 novembre 1942