La voce nella tempesta

A mio modesto avviso Wyler,l'autore dei testi e lo sceneggiatore non potendo trasfondere completamente il romanzo nel film, semplificano la complessa trama del romanzo medesimo concentrandosi sul filone principale di esso,cioè sul grande amore tra Heathcliff e Cathy, il quale va oltre la morte. Tramite la parziale rielaborazione di questa sintesi conferiscono al film un' intensità, un efficacia, un impatto emotivo e drammatico più immediato e diretto di quelli suscitati dal romanzo. Tanto da strappare le lacrime. Assecondati in questa operazione da un testo pregnante (ricco di frasi suggestive) interpretato in modo superbo, intenso e vibrante, da Laurence Olivier, secondo me il più grande e versatile attore del ventesimo secolo dopo Marlon Brando. Frasi come "I can't live without my life, I can't die without my soul" che Olivier pronuncia con grande trasporto, straziato dal dolore per la morte del suo grande amore, oppure l'espressione del volto del medesimo persa nel vuoto del suo dolore allorchè,disperato, si guarda le mani callose di stalliere, umiliato da Cathy, per,poi, ferirsele deliberatamente, oppure, ancora, quella, pallida e funerea quanto lividamente rassegnata, allorchè il medesimo sul balcone della casa dei Linton riferisce a Cathy che con il matrimonio di lei, la sua vita è finita, si imprimono tutte, indelebili, nell'animo dello spettatore. E rendono il film un classico indimenticabile. Angelo Balzano.