Mario Gromo
La Stampa
Fra le recenti nostre commediole cinematografiche, Frenesia è davvero una ciambella riuscita. Fluida e garbata, mossa e divertente, persino con una piccola vena satirica; con tipi e macchiette ben delineati, con un dialogo talvolta saporito, con qualche trovatina dosata al momento opportuno: dà vita a uno spettacolo davvero piacevole; e i meriti ne vanno tanto a Falconi e Biancoli che l'hanno ideato, quanto al Bonnard che l'ha diretto con abile disinvoltura, quanto a un folto gruppo d'interpreti, ciascuno dei quali si rivela quasi sempre impeccabile: da Dina Galli al Gandusio, da Titina De Filippo a Betty Stockfeld, dallo Stival allo Stoppa, da Vivi Gioi a Ky Duyen. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (2066 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 31 dicembre 1939
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