Mario Gromo
La Stampa
Cavalleria rusticana di Verga, novella o dramma, è poco nota; quella di Mascagni, invece, è talmente popolare da essere addirittura «La cavalleria», per antonomasia. Oggi il cosiddetto film «musicale» è ancora in gran voga; e a belle pagine di musica sovente si affida l'alibi quasi infallibile per molte pagine cinematografiche che belle non sono. È una formula che talvolta rasenta il lenocinio; ché quando dagli altoparlanti lo spettatore può, giustamente beato, ascoltarsi pagine di Beethoven o di Mozart, o anche soltanto di Schubert o di Strauss, quello dimentica il film, che per lui diventa allora una specie di ninna-nanna visiva: e si gode la musica. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (3250 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 5 novembre 1939
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