Mario Gromo
La Stampa
È questo il primo film di un giovane, che già si era fatto notare con alcuni brevi documentari ripresi per conto della Federazione milanese. Un giovane d'ingegno non comune, entusiasta, innamorato del cinema. Ma non si creda a entusiasmi facili. La più bella prova è nel modo con il quale il Baffico s'è accinto al suo primo film vero e proprio. Ha voluto, prima di tutto, darsi una lezione di modestia, e dirsi: voglio fare soltanto dell'onesto, accurato mestiere. Con un film piacevole, senza troppe pretese, dove una lieve e sorridente vicenda s'alterni a visioni sportive: ché la danza delle lancette è quella che i cronometri scandiscono attorno alla disputa d'un gran premio automobilistico. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (2265 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 25 marzo 1937